Truffe telefoniche, il pericolo ora arriva dall’Europa | Ti fregano tutti i soldi: li fermi solo così
Le truffe telefoniche diventano ancora più pericolose, e arrivano soprattutto dall’Europa. Adesso si rischia grosso!
Negli ultimi anni, le truffe telefoniche sono diventate un vero incubo per tantissime persone. Sempre più sofisticati, questi raggiri puntano a sfruttare la fiducia o la disattenzione delle vittime per rubare dati personali e, nei casi peggiori, svuotare i loro conti bancari. Non si tratta solo di anziani o persone poco esperte di tecnologia: nessuno è davvero al sicuro.
Queste truffe funzionano quasi sempre allo stesso modo. La vittima viene contattata da qualcuno che si spaccia per un operatore bancario, un tecnico o un rappresentante di un’azienda conosciuta. Dall’altra parte della linea, però, c’è un truffatore che ha solo un obiettivo: convincere la persona a fornire informazioni riservate, come codici bancari o dati delle carte di credito.
Spesso, per rendere tutto più credibile, il tono della conversazione è urgente, quasi pressante, per far cadere la vittima in trappola senza pensarci troppo.
Una delle tecniche più utilizzate si chiama vishing, una forma di phishing via telefono. Con voce rassicurante o preoccupata, i truffatori raccontano storie di anomalie bancarie da risolvere subito o transazioni sospette che vanno bloccate immediatamente. Il problema è che, una volta ottenuti i dati, i soldi spariscono in un attimo. È una trappola ben studiata, e molte persone si accorgono troppo tardi di essere state ingannate.
Prefissi internazionali e numeri sospetti
Negli ultimi tempi, molte segnalazioni hanno riguardato chiamate con prefissi internazionali, in particolare il +34, che corrisponde alla Spagna. A un primo sguardo, non sembra esserci nulla di strano, ma in realtà si tratta di numeri manipolati grazie alla tecnologia VoIP. L’obiettivo è sempre lo stesso: ingannare le persone e sottrarre informazioni preziose.
I truffatori spesso fingono di essere dipendenti di una banca o di un servizio importante, creando situazioni di emergenza per spingere la vittima a collaborare. Alcuni mandano anche link via SMS o WhatsApp che rimandano a siti fraudolenti, dove basta inserire i propri dati per cadere nella trappola. In altri casi, chiedono di leggere codici ricevuti via SMS, che servono per accedere direttamente ai conti delle vittime.
Come evitare le chiamate con prefisso +34
Secondo gli esperti, dietro queste telefonate non c’è nessun call center spagnolo. I truffatori usano il prefisso internazionale come copertura, sfruttando la tecnologia per non farsi rintracciare. È quindi fondamentale prestare attenzione: se non si conosce il numero, meglio non rispondere, soprattutto se sembra provenire dall’estero.
Se una chiamata sembra sospetta, la regola d’oro è non fornire mai informazioni personali o bancarie. Nessuna banca chiede codici o credenziali al telefono, e in caso di dubbi è sempre meglio contattare direttamente il proprio istituto.