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Truffe telefoniche, il pericolo ora arriva dall’Europa | Ti fregano tutti i soldi: li fermi solo così

Telefono

Telefono (Pixabay FOTO) - www.buildingcue.it

Le truffe telefoniche diventano ancora più pericolose, e arrivano soprattutto dall’Europa. Adesso si rischia grosso!

Negli ultimi anni, le truffe telefoniche sono diventate un vero incubo per tantissime persone. Sempre più sofisticati, questi raggiri puntano a sfruttare la fiducia o la disattenzione delle vittime per rubare dati personali e, nei casi peggiori, svuotare i loro conti bancari. Non si tratta solo di anziani o persone poco esperte di tecnologia: nessuno è davvero al sicuro.

Queste truffe funzionano quasi sempre allo stesso modo. La vittima viene contattata da qualcuno che si spaccia per un operatore bancario, un tecnico o un rappresentante di un’azienda conosciuta. Dall’altra parte della linea, però, c’è un truffatore che ha solo un obiettivo: convincere la persona a fornire informazioni riservate, come codici bancari o dati delle carte di credito.

Spesso, per rendere tutto più credibile, il tono della conversazione è urgente, quasi pressante, per far cadere la vittima in trappola senza pensarci troppo.

Una delle tecniche più utilizzate si chiama vishing, una forma di phishing via telefono. Con voce rassicurante o preoccupata, i truffatori raccontano storie di anomalie bancarie da risolvere subito o transazioni sospette che vanno bloccate immediatamente. Il problema è che, una volta ottenuti i dati, i soldi spariscono in un attimo. È una trappola ben studiata, e molte persone si accorgono troppo tardi di essere state ingannate.

Prefissi internazionali e numeri sospetti

Negli ultimi tempi, molte segnalazioni hanno riguardato chiamate con prefissi internazionali, in particolare il +34, che corrisponde alla Spagna. A un primo sguardo, non sembra esserci nulla di strano, ma in realtà si tratta di numeri manipolati grazie alla tecnologia VoIP. L’obiettivo è sempre lo stesso: ingannare le persone e sottrarre informazioni preziose.

I truffatori spesso fingono di essere dipendenti di una banca o di un servizio importante, creando situazioni di emergenza per spingere la vittima a collaborare. Alcuni mandano anche link via SMS o WhatsApp che rimandano a siti fraudolenti, dove basta inserire i propri dati per cadere nella trappola. In altri casi, chiedono di leggere codici ricevuti via SMS, che servono per accedere direttamente ai conti delle vittime.

Smartphone
Smartphone (Pixabay FOTO) – www.buildingcue.it

Come evitare le chiamate con prefisso +34

Secondo gli esperti, dietro queste telefonate non c’è nessun call center spagnolo. I truffatori usano il prefisso internazionale come copertura, sfruttando la tecnologia per non farsi rintracciare. È quindi fondamentale prestare attenzione: se non si conosce il numero, meglio non rispondere, soprattutto se sembra provenire dall’estero.

Se una chiamata sembra sospetta, la regola d’oro è non fornire mai informazioni personali o bancarie. Nessuna banca chiede codici o credenziali al telefono, e in caso di dubbi è sempre meglio contattare direttamente il proprio istituto.