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TARI 2025, quest’anno la tassa è più che dimezzata | Con lo ‘sconto servizi’ paghi solo il 40%

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TARI (Shutterstock foto) - www.buildingcue.it

Tassa sui rifiuti: nuove opportunità per alleggerire il carico, scopri come i disservizi possono dare diritto a riduzioni.

Ogni cittadino proprietario o detentore di immobili è tenuto al pagamento della TARI (Tassa sui Rifiuti), un tributo locale destinato a finanziare integralmente i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani. È una spesa fissa annuale che incide sul bilancio familiare.

La regolarità del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti è fondamentale per l’igiene e la vivibilità degli ambienti urbani. I cittadini si aspettano che il servizio sia svolto con efficienza e continuità, in quanto pagano per riceverlo.

Tuttavia, possono verificarsi situazioni in cui il servizio di raccolta presenta delle carenze o dei veri e propri disservizi, come mancate raccolte o aree non servite. In questi casi, sorge la questione se il cittadino debba comunque pagare l’importo intero della tassa.

Fortunatamente, la normativa prevede delle specifiche possibilità di ottenere riduzioni sul costo della TARI proprio in presenza di tali disservizi, trasformando la tassa non solo in un obbligo, ma anche in uno strumento di controllo sulla qualità del servizio ricevuto.

TARI: la tassa sui rifiuti e le riduzioni per i disservizi

La TARI, introdotta dalla Legge n. 147/2013, ha l’obiettivo di finanziare i costi della raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani. Si applica a chiunque possieda locali o aree che possono produrre rifiuti. La legge stabilisce che i costi del servizio devono essere coperti integralmente, ma prevede anche delle riduzioni per i contribuenti in caso di disservizio.

Con l’entrata in vigore delle nuove disposizioni per il 2025, si confermano le opportunità di ottenere riduzioni significative della TARI in presenza di tali problematiche. La normativa prevede la possibilità di ridurre la tariffa fino al 60% in caso di mancata raccolta dei rifiuti. Inoltre, per le zone non servite dal servizio di raccolta, la TARI dovuta può essere in misura non superiore al 40% dell’importo totale della tassa.

Illustrazione di una tassa (Shutterstock Foto) - www.buildingcue.it
Tassa su immobili (Shutterstock Foto) – www.buildingcue.it

Come richiedere le riduzioni: la documentazione dei disservizi e la domanda al Comune

L’accesso alle riduzioni della TARI in caso di disservizi non è automatico. Il cittadino ha l’onere di documentare adeguatamente le problematiche subite. Questo implica raccogliere prove concrete, come fotografie che attestino la mancata o irregolare raccolta dei rifiuti, o registrare segnalazioni ufficiali precedentemente effettuate al gestore.

È consigliabile inviare una diffida formale al Comune di competenza, richiedendo l’adempimento del servizio di raccolta. Successivamente, il passo fondamentale è la presentazione di una richiesta formale al Comune di residenza per ottenere la riduzione. Molti Comuni mettono a disposizione piattaforme online per la presentazione di reclami e richieste, spesso accessibili tramite sistemi di identificazione digitale come SPID o la Carta d’Identità Elettronica (CIE).