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Università, la prima del mondo occidentale nacque a Bologna nel 1088

Palazzo dell'Archiginnasio (Depositphotos foto)

Palazzo dell'Archiginnasio (Depositphotos foto) - www.buildingcue.it

La più antica università d’Occidente: un viaggio tra storia, cultura e innovazione, dalle sue origini medievali fino al prestigio di oggi.

Bologna è famosa per tante cose: la sua cucina, i suoi portici infiniti e quell’atmosfera vivace che si respira per le strade del centro. Ma c’è un altro motivo per cui questa città si distingue: qui è nata la prima università del mondo occidentale. Era il 1088, in pieno Medioevo, quando lo Studium di Bologna iniziò a formare giuristi destinati a cambiare la storia del diritto. Da allora, l’Alma Mater Studiorum è diventata un punto di riferimento per la cultura e il sapere, attirando studenti e studiosi da ogni angolo d’Europa.

Ma come si è arrivati a questo? Per capirlo, bisogna tornare indietro nel tempo, a un periodo di grandi trasformazioni sociali ed economiche. Bologna, grazie alla sua posizione strategica, era attraversata dalla Via Francigena, la strada che collegava il nord e il sud dell’Europa. Il traffico di mercanti, pellegrini e viaggiatori contribuì alla crescita della città, che iniziò a svilupparsi rapidamente. Più persone, più affari, più bisogno di amministratori competenti: ecco perché nacque la necessità di formare esperti in diritto e politica.

Con l’aumento della popolazione, però, sorse un problema: lo spazio. Bologna all’epoca era molto più piccola di oggi e trovare un posto dove alloggiare non era semplice, soprattutto per gli studenti che arrivavano da fuori. Qui entrano in gioco i portici, una delle soluzioni più ingegnose mai adottate. Grazie a queste strutture, le case potevano espandersi verso l’alto senza occupare altro terreno, creando nuovi spazi abitativi e, allo stesso tempo, offrendo riparo a chi camminava per strada. Insomma, un’idea geniale che oggi è diventata uno dei simboli della città, tanto da essere riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Ma non era solo lo spazio a mancare: servivano anche luoghi adatti allo studio. All’inizio, le lezioni si svolgevano nelle case dei docenti o nelle chiese, con accordi privati tra studenti e professori. Solo con la costruzione di sedi dedicate, come il Palazzo dell’Archiginnasio, l’università trovò una sua collocazione più stabile, diventando un vero e proprio polo di attrazione per chi cercava un’istruzione di alto livello.

La nascita dello Studium e la sua influenza sul sapere europeo

Così, nel 1088, nacque lo Studium di Bologna, proprio mentre l’Europa era attraversata da tensioni tra Papato e Impero. In un’epoca di lotte per il potere, la necessità di conoscere e applicare il diritto romano divenne sempre più forte, e Bologna si trovò al centro di questa rivoluzione culturale. Ma la vera particolarità dello Studium era la sua indipendenza: non era controllato né dalla Chiesa né dall’Impero, e addirittura gli studenti eleggevano il loro rettore. Un modello quasi rivoluzionario per il tempo.

A frequentare questa scuola furono alcuni dei più grandi giuristi del Medioevo, come Irnerio, che con il suo lavoro gettò le basi per la moderna giurisprudenza. Ma non solo: nei secoli successivi, tra i banchi dell’Università di Bologna sono passati personaggi del calibro di Niccolò Copernico, Torquato Tasso, Umberto Eco e Laura Bassi, che fu una delle prime donne a ottenere una cattedra universitaria in Europa. Insomma, un luogo dove il sapere ha sempre fatto la differenza.

Università di Bologna (Depositphotos foto)
Università di Bologna (Depositphotos foto) – www.buildingcue.it

Un’eccellenza ancora oggi riconosciuta a livello internazionale

Oggi, l’Università di Bologna è ancora uno degli atenei più prestigiosi d’Europa. Con oltre 230 corsi di studio e campus sparsi in tutta l’Emilia-Romagna, continua ad accogliere studenti da tutto il mondo. E non è solo una questione di numeri: nel 1988, per il suo 900º anniversario, più di 400 rettori di università internazionali hanno firmato la Magna Charta Universitatum, un documento che sancisce i valori fondamentali dell’istruzione universitaria: libertà di ricerca, indipendenza e collaborazione tra gli atenei.

Ma Bologna non è solo un posto dove studiare. È una città che vive e respira cultura, dove ogni angolo racconta una storia e dove l’università è parte integrante del tessuto urbano. Ancora oggi, passeggiando sotto i suoi portici o lungo Via Zamboni, è impossibile non percepire l’energia di un luogo che, da quasi mille anni, continua a essere un faro del sapere nel mondo.