Ultim’ora – Comunicato Agenzia delle Entrate | Se hai debiti, anche di pochi spicci, si prendono l’auto
Se esistono dei debiti, la situazione potrebbe complicarsi. L’Agenzia delle Entrate ti porterà via l’auto!
I comunicati dell’Agenzia delle Entrate sono lo strumento ufficiale con cui l’amministrazione fiscale italiana informa cittadini, imprese e professionisti sulle novità in materia tributaria.
Escono regolarmente e servono a chiarire nuove norme, aggiornare su scadenze imminenti o spiegare come accedere a bonus e detrazioni. Spesso anticipano modifiche introdotte da leggi finanziarie o decreti, oppure spiegano come usare i servizi digitali dell’Agenzia, come il cassetto fiscale, la precompilata o i sistemi di pagamento.
Oltre agli aggiornamenti normativi, vengono anche usati per segnalare anomalie, come le truffe via email o SMS che imitano l’Agenzia. In questi casi, i comunicati diventano veri e propri avvisi di sicurezza, fondamentali per evitare raggiri ai danni dei contribuenti.
In generale, seguire i comunicati ufficiali può fare la differenza tra una scadenza rispettata e una sanzione evitabile. Non sempre sono facili da leggere, è vero, ma contengono informazioni preziose per chi vuole restare in regola e sfruttare al meglio le opportunità previste dalla legge.
Quando il debito pesa… anche sull’auto
A volte basta una distrazione, una bolletta non pagata o una tassa dimenticata, e ci si ritrova con un debito verso l’Agenzia delle Entrate. La prima reazione è spesso una miscela di ansia e confusione, soprattutto quando si comincia a parlare di “fermo amministrativo” sul proprio veicolo.
Il fermo amministrativo è una misura cautelare, una sorta di freno imposto dall’Agenzia delle Entrate Riscossione (AdER) su un mezzo di proprietà del debitore. Serve a garantire il recupero di un credito, che può derivare da tasse, imposte o altre somme dovute a enti pubblici. Lo scopo? Si vuole spingere il contribuente a saldare il debito, ma anche “tutelare” il mezzo in vista di un possibile pignoramento.
(Fonte: ot11ot2.it, “Debiti (anche piccoli): scatta il fermo dell’auto, la cifra ancora esclusa”, 4 giugno 2025)
Come funziona davvero e quando si può evitare
Come riportato da ot11ot2,il blocco del veicolo però non scatta all’improvviso. La legge impone dei passaggi obbligati prima che l’Agenzia possa mettere in atto il fermo. Prima di tutto arriva la cartella di pagamento: un documento che comunica ufficialmente al cittadino che esiste un debito, invitandolo a pagare entro 60 giorni.
Se in questo lasso di tempo non si fa nulla, si apre la strada per sanzioni più pesanti. Ma c’è un altro step: la comunicazione preventiva di fermo. Un preavviso formale che avverte il debitore che, se non regolarizza la propria posizione nei successivi 30 giorni, il fermo diventerà effettivo. Senza questo passaggio, il provvedimento è nullo e si può impugnare.