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ULTIM’ORA – ALLERTA RISO | Tutto quello che portiamo a tavola è velenoso: mangiamo piombo e arsenico

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Anche il riso “buono” nasconde particolari insidie: un’indagine shock rivela cosa c’è davvero nei chicchi che mangiamo ogni giorno.

Il riso è una di quelle cose che troviamo in quasi tutte le cucine del mondo. Bianco, integrale, per sushi, per risotti… sta bene con tutto e sembra sempre una scelta sana. È leggero, nutriente, e soprattutto facile da cucinare.

Lo mangiamo un po’ tutti, magari senza farci troppe domande. Eppure, negli ultimi tempi si parla sempre più spesso di cosa davvero c’è dentro quello che mangiamo. Non si tratta solo di zuccheri, sale o conservanti, ma anche di sostanze che non compaiono sull’etichetta.

Parliamo di roba che finisce nel piatto senza che ce ne accorgiamo, tipo… sostanze tossiche. Il punto è che non ci aspettiamo che un alimento così comune sia un rischio. Il riso, insomma, non lo assoceremmo mai a qualcosa di dannoso.

È un’idea che stona con la sua immagine di cibo “buono per tutti”. Ma forse è proprio questa sicurezza che ci fa abbassare la guardia, ed è lì che nasce il problema. Poi c’è un altro aspetto. Quando pensiamo alla qualità, magari guardiamo all’origine, alla marca, magari anche alla varietà.

Cosa aiuta ma non basta

Arborio, Basmati, Jasmine… nomi che ispirano fiducia. Ma e se anche questi nascondessero qualcosa? Il confine tra qualità e pericolo, a volte, è sottile. Troppo sottile. E pensa che, rispetto agli altri cereali, il riso ha in media 28 volte più arsenico.

Cioè non è poco, eh. Gli altri — tipo orzo, quinoa, farro — se la cavano meglio. Se proprio uno vuole continuare a mangiarlo, la cosa migliore è bollirlo in tanta acqua e scolarlo come si fa con la pasta. Così si riesce a eliminare fino al 60% di arsenico. Però attenzione: se lo usi per il risotto, niente da fare. L’arsenico resta.

Pacco di riso (Depositphotos foto) - www.buildingcue.it
Pacco di riso (Depositphotos foto) – www.buildingcue.it

Il riso e il problema invisibile dei metalli

Qualche tempo fa, l’associazione americana Healthy Babies Bright Futures ha fatto un test su un bel po’ di riso — 145 campioni di 105 tipi diversi, comprati in 20 città degli Stati Uniti. Il risultato? Come riporta anche Il Fatto Alimentare, in tutti, ma proprio tutti i campioni c’era arsenico. E non solo quello. In molti casi c’erano anche piombo, cadmio e mercurio. Un mix niente male, diciamo.

Tra i più contaminati c’era proprio l’Arborio. Male anche i risi integrali e quelli coltivati nel sud degli USA. Un po’ meglio, invece, quelli californiani e alcune varietà asiatiche, tipo il Jasmine tailandese o il Basmati indiano. Ma comunque — ecco — il rischio c’è. Sempre.