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Tasse, arriva la stangata del mese | Il Governo ne ha aggiunto un’altra: se lo tieni in casa sei finito

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E’ in arrivo una nuova tassa, e questa è molto pesante. Se in casa possiedi ciò, le conseguenze potrebbero essere davvero gravi.

Quando il governo introduce nuove tasse, in genere lo fa per far fronte a spese pubbliche crescenti, coprire deficit o finanziare progetti specifici. Succede spesso in periodi di crisi economica, emergenze sanitarie o investimenti strutturali, come infrastrutture o transizione ecologica.

Le nuove imposte possono colpire vari settori: dai consumi ai redditi, dalle imprese ai patrimoni. A volte prendono forme poco visibili, come micro-tasse digitali o balzelli su operazioni quotidiane. Altre volte, invece, sono più esplicite e fanno discutere parecchio.

Non sempre però sono ben accolte. Aumentare il carico fiscale rischia di pesare su famiglie e imprese, soprattutto se la misura è percepita come ingiusta o mal distribuita. Ed è qui che nasce il malcontento, che può diventare anche politico.

Idealmente, una tassa nuova dovrebbe essere temporanea, equa e trasparente. Ma nella pratica non è raro che resti, si complichi o cambi forma. E spesso ci si accorge della sua esistenza solo quando arriva la prima bolletta più salata del previsto.

La grande giungla delle tasse

Ogni anno, quando arriva quel periodo in cui tocca fare i conti col fisco, c’è sempre una sensazione strana. Un misto tra rassegnazione e sorpresa. Perché anche se uno ormai lo sa, alla fine resta sempre stupito da quante siano le tasse che ci girano intorno. Ce ne sono di tutti i tipi: dirette, indirette, invisibili, microscopiche. Dall’IVA che paghi anche quando prendi un caffè al bar, fino a quelle voci misteriose nascoste in bollette e contratti.

Poi ci sono le “classiche”, quelle che colpiscono chi lavora, chi guadagna, chi eredita, chi compra casa. E non manca nemmeno chi decide di andare in vacanza con l’auto: benzina, pedaggi, accise (sì, ci sono ancora quelle sulla guerra in Etiopia, incredibile ma vero). Insomma, in Italia si tassa tutto, o quasi. Anzi no: anche di più.

Illustrazione di una tassa (Pixabay FOTO) - buildingcue.it
Illustrazione di una tassa (Pixabay FOTO) – buildingcue.it

Una nuova tassa

Come riportato da vegmotors.it, sta circolando una proposta che, anche solo a sentirla, ha già fatto storcere il naso a molti. Non si parla di case, né di auto o redditi. No, stavolta il bersaglio sono i cani di famiglia. L’idea, ancora non confermata ufficialmente, prevede una tassa mensile di 30 euro per ogni cane posseduto. Sì, proprio così: trenta euro al mese a cane. Chi ne ha due, paga 60. Chi ne ha tre… meglio non fare i conti.

Una misura che ha fatto esplodere discussioni online, dove in molti si sono divisi tra chi pensa che “un contributo ci sta” e chi, invece, urla all’ingiustizia sociale. In effetti, il tema tocca un nervo scoperto. Perché sì, i cani comportano dei costi per i Comuni: dalla manutenzione delle aree verdi ai canili, fino alla pulizia extra delle strade.  Tra l’altro, in Italia una tassa del genere c’era già, risale addirittura al 1918 ed è stata abolita nel 1991, proprio per incentivare le adozioni (Fonte: vegmotors.it).