TARI, stanno arrivando mazzate epocali a casa | Ora, però, puoi fregarli tutti: ecco svelato il trucco per pagare meno della metà

Tari pagamento tassa (Canva foto) - www.buildingcue.it
Alcuni italiani hanno un’esenzione totale dalla TARI, ma in pochi sanno davvero come ottenerla: scopri i metodi 100% legali.
Ogni anno, in estate, arriva puntuale una comunicazione che fa drizzare le orecchie a famiglie e imprese: l’avviso di pagamento della TARI. La tassa sui rifiuti è diventata una delle spese più temute del periodo estivo, spesso perché imprevista o più salata del previsto. In molti si domandano se esistano modi legali per alleggerirne l’impatto o evitarla del tutto, ma la risposta resta quasi sempre avvolta nel mistero.
Non tutti sanno che la TARI non segue un’unica regola nazionale: ogni Comune applica le proprie tariffe e può stabilire esenzioni o agevolazioni differenti. Questo crea una sorta di “lotteria fiscale” in cui abitare in una città piuttosto che in un’altra può fare la differenza tra pagare centinaia di euro o niente.
Nel frattempo, l’importo medio della TARI continua a salire, spinto dai costi di gestione dei rifiuti e dai progetti di modernizzazione delle strutture ambientali. Le famiglie con redditi bassi o attività commerciali in difficoltà si trovano così a fare i conti con una pressione fiscale sempre più opprimente.
Da nord a sud, alcune città hanno iniziato a introdurre forme di tutela per chi vive in condizioni svantaggiate. Sono iniziative che, seppur silenziose, possono ribaltare completamente la situazione: non si tratta solo di sconti parziali, ma in alcuni casi di vere e proprie esenzioni. Tuttavia, non tutti i cittadini ne sono a conoscenza e spesso queste opportunità vengono perse per semplice disinformazione.
Ciò che pochi sanno sul sistema delle agevolazioni
Come riporta News Mondo, esiste una clausola presente nei regolamenti di diversi Comuni italiani che consente di ottenere l’esenzione totale dal pagamento della TARI. Non è una misura automatica né universale: ogni amministrazione può decidere se e come applicarla. In genere è riservata a cittadini con un ISEE molto basso, persone con gravi disabilità certificate o titolari di immobili inutilizzati. Ma anche le attività commerciali sospese per lunghi periodi possono beneficiarne.
Le città che hanno già adottato questa possibilità includono Napoli, Firenze, Torino e Bari, dimostrando che uno sguardo attento al proprio regolamento comunale può aprire la porta a un risparmio notevole. L’esenzione va richiesta tramite domanda formale, corredata da documenti specifici, e deve superare una fase istruttoria che può richiedere diverse settimane. Ma se accettata, può significare pagare meno della metà, o addirittura nulla.
Come verificare se puoi evitarla anche tu
Il primo passo per accedere a questa opportunità è consultare il sito del proprio Comune o rivolgersi all’ufficio tributi. Le delibere comunali spiegano nel dettaglio i criteri per beneficiare dell’esenzione, che variano sensibilmente da località a località. Alcuni richiedono solo l’ISEE aggiornato, altri certificazioni più specifiche, ma in ogni caso la procedura è completamente legale e trasparente.
Chi riesce a rientrare nei requisiti può così evitare una spesa anche superiore ai 300 euro annui, senza violare alcuna norma. Una soluzione poco pubblicizzata, ma potentissima, che molte amministrazioni non promuovono attivamente.