TARI, il Governo la taglia in tutta Italia del 25% | Addio conti spropositati dei Comuni: quando arriva la bolletta controlla se lo sconto è applicato

Tassa rifiuti (Depositphotos foto) - www.buildingcue.it
Ecco le nuove tariffe aggiornate dell’imposta sui rifiuti. In tutta Italia saranno abbattuti i costi er evitare disparità.
La TARI, acronimo di Tassa sui Rifiuti, è un tributo comunale introdotto per finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani. Ogni cittadino o impresa che occupa o detiene un immobile è tenuto a versarla, in base alla superficie calpestabile dell’immobile e al numero degli occupanti.
La TARI fa parte della più ampia Imposta Unica Comunale (IUC) e rappresenta una delle voci più importanti nel bilancio degli enti locali, poiché serve a garantire un servizio essenziale per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica.
Il pagamento della TARI è fondamentale per assicurare una gestione efficiente dei rifiuti, dal ritiro alla loro destinazione finale, che sia essa il riciclo, il compostaggio o lo smaltimento. Tuttavia, negli ultimi anni, la tassa è spesso al centro di discussioni e polemiche, soprattutto nei comuni in cui il servizio offerto non è ritenuto proporzionato al costo richiesto.
In alcuni casi, i cittadini si trovano a pagare cifre elevate pur in presenza di raccolta differenziata scarsa, ritardi nei ritiri o degrado urbano. Per questo motivo, è fondamentale che le amministrazioni comunali garantiscano trasparenza nella gestione dei fondi provenienti dalla TARI e si impegnino per migliorare continuamente il servizio, anche attraverso campagne di sensibilizzazione alla corretta gestione dei rifiuti.
Calcolo della TARI
In molti comuni, il calcolo dell’importo da versare si basa principalmente sulla metratura dell’immobile, indipendentemente dalla quantità effettiva di rifiuti prodotti. Questo sistema può risultare penalizzante per le persone sole che vivono in abitazioni ampie o per le famiglie particolarmente attente alla raccolta differenziata.
Al contrario, alcune famiglie numerose in spazi ridotti potrebbero pagare meno pur producendo più rifiuti. Per questo motivo, si auspica una riforma del calcolo della TARI che tenga maggiormente conto del comportamento ecologico del contribuente e premi chi riduce i propri scarti attraverso pratiche sostenibili.
I tagli in arrivo
Come riportato su tuttopalermo.net, il bonus sociale per i rifiuti, introdotto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 24 del 21 gennaio 2025, rappresenta una misura di sostegno concreta per le famiglie in difficoltà economica. In analogia ai bonus per luce, gas e acqua, l’agevolazione è destinata ai nuclei con ISEE fino a 9.530 euro, soglia che sale a 20.000 euro per le famiglie numerose con almeno quattro figli.
Il beneficio consiste in uno sconto del 25% sulla TARI o sulla tassa corrispettiva per il servizio rifiuti, con l’obiettivo di alleggerire il peso delle spese domestiche per chi si trova in condizioni di disagio. Il riconoscimento del bonus sarà automatico, a partire dal 1° gennaio 2025, grazie alla collaborazione tra INPS, ARERA e i Comuni.