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TARI, il Bonus del Governo è una batosta per i cittadini | Dovranno pagarla in un’unica soluzione: non c’é via di scampo

Tempi duri, per chi dovrà pagare la Tari

Batosta con la Tari (Canva) - buildingcue.itì

Quest’anno, pagare la tassa della Tari (per alcune famiglie), sarà una vera e propria batosta. Tanto che, infatti, è stato creato un bonus.

Le bollette rappresentano una parte fondamentale delle spese mensili, per ogni famiglia o individuo. E pagarle regolarmente è necessario, se si vuol mantenere il funzionamento di servizi essenziali come elettricità, acqua, gas e Internet. Dal momento che, senza questi servizi, la qualità della vita quotidiana sarebbe notevolmente compromessa.

Inoltre, il pagamento tempestivo delle bollette è essenziale, per evitare interruzioni nei servizi. Infatti, molti fornitori di energia e acqua applicano penalità, o sospendono proprio i servizi in caso di inadempimento, creando quindi disagi significativi, per chi non paga.

Nondimeno, pagare le bollette puntualmente è anche un dovere civico. E contribuire al finanziamento di queste risorse, significa sostenere un sistema che garantisce appunto il funzionamento delle infrastrutture pubbliche, e la stabilità economica.

Infine, ricorda che evitare siffatti pagamenti può portare a conseguenze legali, con un accumulo di debiti e sanzioni il quale potrebbe compromettere seriamente, la propria situazione finanziaria e il credito.

Slittamento della prima rata Tari

Nel 2025, alcuni Comuni italiani hanno deciso di far slittare la scadenza della prima rata della Tari, dal 30 giugno al 30 settembre. Una modifica legata all’introduzione del bonus Tari al livello nazionale, che ha difatti avuto un impatto sulle tempistiche di pagamento. E la nuova scadenza, consente una maggior gestione delle agevolazioni, le quali hanno appunto richiesto un adattamento nei sistemi comunali.

Il bonus Tari, introdotto dal Decreto Fiscale 124 del 2019, ha così finalmente preso forma al livello nazionale, quest’anno, dopo esser stato applicato localmente a discrezione dei singoli Comuni. Sebbene, poi, il beneficio fosse previsto (in passato) per le famiglie a basso reddito, mentre dal 2025 è diventato un diritto nazionale. Quantunque la sua applicazione effettiva, sarà regolata solo dopo l’adozione dei provvedimenti attuativi, da parte di ARERA.

Tutti in attesa della Tari
Ritardo nel caricamento della Tari (Canva) – buildingcue.it

Il ritardo del bonus Tari

Il ritardo nell’attivazione del bonus è legato al fatto che la norma è entrata in vigore il 28 marzo 2025, con la scadenza per l’attuazione dei provvedimenti di ARERA, fissata per fine luglio. Così che, senza queste disposizioni, la componente perequativa, destinata a finanziare il bonus, non sia stata applicata alla prima rata della Tari. E per questo motivo, alcuni Comuni hanno scelto di posticipare appunto la scadenza.

A Bologna, la prima rata della Tari, che inizialmente scadeva il 30 giugno, è stata infatti posticipata al 30 settembre 2025. E questo permette di applicare la componente perequativa sulle bollette, così che il bonus Tari possa esser attivato e distribuito, in modo equo. La seconda rata, invece, rimane fissata al 2 dicembre 2025, e il pagamento può esser effettuato anche in un’unica soluzione, ed entro settembre.