Targhe auto, questa non ti permette di farlo | Se ti beccano con passeggeri sono dolori: ti confiscano l’auto

Illustrazione di alcune targhe (Canva FOTO) - buildingcue.it
Possono scattare multe salatissime, soprattutto se si è in possesso di questa targa. Meglio prestare attenzione!
Le targhe auto sono molto più che semplici pezzi di metallo: rappresentano l’identità ufficiale di un veicolo. Ogni combinazione di lettere e numeri è unica e permette di riconoscere in modo immediato chi è il proprietario, garantendo così sicurezza e tracciabilità su strada.
In Italia le targhe hanno una storia affascinante. Dalle prime versioni bianche con numeri neri, passando per quelle con sigla della provincia, si è arrivati al formato attuale, introdotto nel 1994, che non indica più la provincia ma usa una sequenza alfanumerica nazionale.
Oltre a identificare il veicolo, la targa racconta anche l’evoluzione della mobilità e delle norme. Alcuni paesi adottano colori diversi per distinguere categorie come auto elettriche, veicoli commerciali o di Stato, trasformandola in un vero e proprio codice visivo.
Con l’era digitale, le targhe stanno cambiando ancora. In alcune città si sperimentano targhe elettroniche con microchip e funzioni smart, pensate per agevolare controlli automatici, pagamenti dei pedaggi e lotta ai furti. Un piccolo oggetto che riflette grandi innovazioni.
Una situazione particolare
Le targhe di prova non sono un dettaglio da poco: sono una specie di lasciapassare ufficiale per veicoli che devono muoversi in situazioni particolari, come test tecnici, collaudi o spostamenti legati alla vendita. Un tempo erano pensate quasi solo per produttori e concessionari, ma oggi entrano in gioco anche officine e, in certi casi, enti di ricerca. Non si tratta quindi di un privilegio da usare liberamente: il Codice della Strada (art. 98) è chiaro nel considerarle un’eccezione alle normali regole di circolazione.
Eppure, capita spesso di vedere queste targhe in contesti più “ordinari”, magari montate su auto che sembrano in tutto e per tutto pronte per la strada. Qui nasce il punto critico: il loro impiego è rigidamente limitato, e non si tratta di un dettaglio burocratico. Ogni utilizzo non conforme può tradursi in multe salate, e non solo. La normativa aggiornata nel 2025 (decreto-legge 21 maggio 2025 n. 73, convertito con legge 18 luglio 2025 n. 105) ha ribadito che chi usa una targa prova fuori dagli scopi previsti si mette davvero nei guai.
Quali sono i rischi
Come riportato da Report Motori, la domanda che ricorre spesso è semplice: quante persone possono viaggiare a bordo quando c’è una targa prova? Il chiarimento arriva proprio dalle ultime disposizioni. La regola fissa che oltre al conducente può sedere solo un’altra persona, che sia il titolare dell’autorizzazione, un collaboratore oppure un dipendente con delega formale.
Le sanzioni non lasciano margine. Per ogni infrazione, la multa può arrivare fino a 344 euro e, nei casi più pesanti, l’auto rischia addirittura la confisca, l’ultima misura prevista dall’articolo 98 del Codice della Strada. È una catena di conseguenze che non conviene provocare: si parte con la contestazione amministrativa e si può finire col veicolo sequestrato.