Taglieri, occhio a come li pulisci | Diventano un covo di killer spietati: l’unico rimedio è stato appena svelato

Illustrazione della pulizia di un tagliere (Canva FOTO) - buildingcue.it
Il tagliere è un ottimo alleato in cucina, e va anche pulito in una certa maniera. Bisogna prestare davvero tanta attenzione!
Il tagliere è uno degli strumenti più usati in cucina, anche se spesso lo si dà per scontato. Serve come base per affettare, tritare o servire, proteggendo il piano di lavoro e garantendo stabilità al coltello.
I materiali con cui è realizzato fanno davvero la differenza. Il legno, ad esempio, è apprezzato per la sua resistenza e perché rispetta le lame, ma richiede manutenzione
Altri materiali, come vetro, marmo o ardesia, sono molto scenografici e perfetti per servire, ma poco adatti al taglio quotidiano: troppo duri, rischiano di rovinare i coltelli e sono anche piuttosto fragili.
Esistono poi taglieri in acciaio o in bambù, soluzioni più moderne e igieniche, ma dal tocco meno “caldo” rispetto al legno. Un buon tagliere si riconosce non solo dai materiali, ma anche da come viene usato e conservato
Il problema (vero) dei taglieri
A prima vista sembrano innocui: belli, rustici, magari con quel bordo irregolare che fa tanto artigianale. Ma i taglieri in legno, se non trattati bene, diventano veri e propri nidi per batteri, residui alimentari e odori che non vanno più via. E non serve strofinare con la solita spugna e un po’ di detersivo: il legno assorbe, trattiene e restituisce.
L’errore più comune, come riportato da Forum Agricoltura Sociale, è pensare che basti un lavaggio rapido per pulirlo. In realtà, col tempo la superficie si impregna e inizia a cambiare odore, colore, e consistenza. E sì, anche un tagliere può invecchiare male. Serve un piccolo rituale di manutenzione, qualcosa di semplice ma efficace, che possa riportarlo “a nuova vita” senza rovinarlo.
Un metodo interessante
Come riportato da Forum Agricoltura Sociale, il rimedio più efficace arriva dalla combinazione di due ingredienti che tutti hanno in casa: limone e bicarbonato. Basta tagliare un limone a metà, cospargere il tagliere con un po’ di bicarbonato e usare la parte tagliata del limone come se fosse una spugna naturale. Si crea una specie di pasta leggermente abrasiva che, strofinata con calma, rimuove residui, assorbe gli odori e disinfetta in modo naturale.
Il bicarbonato agisce “meccanicamente”, senza rovinare la superficie, mentre il limone ha proprietà igienizzanti e sgrassa a fondo. Una volta finito, il tagliere va risciacquato con acqua tiepida (non bollente, altrimenti il legno si crepa col tempo) e lasciato asciugare all’aria, meglio se al sole. La luce solare ha un leggero effetto antibatterico e accelera l’asciugatura, evitando muffe.