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Superbonus post-sisma 2025 solo per edifici dichiarati inagibili

Il Superbonus 2025 post-sisma vincolato all’inagibilità degli edifici: come richiederlo e in quali casi è previsto.

Quando si parla di terremoti e ricostruzione, le parole non bastano mai. Ci sono case da sistemare, famiglie da ricollocare, comunità intere da rimettere in piedi. In questo scenario, il superbonus al 110% è stato per molti un aiuto prezioso. Ma come spesso accade con le agevolazioni fiscali, tra norme, scadenze e requisiti, il rischio di perdersi nei dettagli è sempre dietro l’angolo.

Negli ultimi mesi, tante persone che vivono nelle zone colpite dal sisma hanno cominciato a farsi una domanda precisa: “Se la mia casa è stata danneggiata, ma ora è di nuovo agibile, ho ancora diritto al superbonus al 110%?”. Una domanda legittima, soprattutto per chi ha già investito tempo, energie e risorse nella ricostruzione.

La questione non è solo tecnica, ma molto concreta. Perché dietro ogni pratica, c’è una casa, e dietro ogni casa, c’è una famiglia che spera di tornare alla normalità. Alcuni proprietari hanno già effettuato lavori, magari grazie ai contributi per la ricostruzione, e ora si chiedono se possano fare nuovi interventi sfruttando ancora il bonus.

Per dare una risposta chiara, il tema è stato portato direttamente alla Camera, durante un question time. Un momento utile per chiedere lumi al Governo, vista anche la confusione generata da interpretazioni diverse della legge e da alcuni documenti ufficiali che non dicevano tutti la stessa cosa.

Il chiarimento ufficiale: serve l’inagibilità

A parlare è stato il sottosegretario all’Economia Federico Freni, che ha chiarito la posizione del Ministero. La risposta è chiara: il superbonus al 110% vale solo per gli edifici dichiarati inagibili a causa del sisma. E non basta che siano stati danneggiati: serve un accertamento formale e il riconoscimento dei contributi per la ricostruzione.

Come sottolinea anche Professionearchitetto, questo legame tra l’inagibilità e l’accesso all’incentivo non è nuovo, ma è scritto nero su bianco sia nella normativa generale sul superbonus, sia nelle regole speciali per la ricostruzione. L’aiuto fiscale, quindi, segue lo stesso percorso dei contributi: se non c’è l’inagibilità, non c’è neanche il bonus.

Bonus terremoto (Canva foto) – www.buildingcue.it

Chi ha già riottenuto l’agibilità resta fuori

La risposta del Governo ha anche un’altra conseguenza importante: chi ha già completato i lavori e ha riottenuto l’agibilità dell’immobile non può più accedere al 110%, nemmeno se le spese vengono sostenute entro il 2025. Il ritorno all’agibilità segna la fine del diritto all’agevolazione in versione potenziata.

È una linea netta, che lascia fuori molti casi reali. Edifici che, al momento del sisma, erano inagibili, ma che oggi sono tornati utilizzabili grazie agli interventi. Per il Mef, però, il superbonus 110% è riservato solo a chi si trova ancora in una condizione di emergenza, con una casa che non è abitabile e che deve ancora essere messa in sicurezza.

Published by
Ilenia Albanese