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STOP ai contratti truffa | Ora puoi disdirli facilmente: la Legge parla chiaro

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Illustrazione di una truffa (Depositphotos foto) - www.buildingcue.it

Controlli sui contratti: più trasparenza per i consumatori, sarà finalmente così? Vediamo insieme cosa sta accadendo.

Nel panorama attuale dei servizi, molti contratti prevedono un meccanismo di rinnovo tacito e automatico, una clausola che spesso coglie di sorpresa i consumatori. Senza un’attenzione costante alle scadenze e alle modalità di disdetta, ci si può trovare vincolati a servizi non più desiderati o, peggio, a pagamenti inattesi.

Questa prassi, se da un lato offre continuità al servizio, dall’altro ha sollevato non poche perplessità riguardo alla trasparenza e alla libertà di scelta del cliente. In un mondo sempre più interconnesso e con un’ampia offerta di abbonamenti, la necessità di tutelare il consumatore da clausole “trappola” è diventata una priorità.

Il legislatore italiano è intervenuto per correggere queste asimmetrie, introducendo nuove disposizioni volte a bilanciare il rapporto tra professionisti e consumatori. L’obiettivo è chiaro: garantire maggiore chiarezza e permettere al cliente di esercitare i propri diritti con piena consapevolezza.

Le recenti modifiche normative promettono di semplificare la gestione di questi contratti, offrendo strumenti concreti per evitare rinnovi indesiderati e liberarsi da vincoli onerosi. Vediamo quali sono le novità introdotte e come queste influenzano la vita dei consumatori.

Addio ai rinnovi automatici

Sono finalmente arrivati importanti aggiornamenti per i consumatori, spesso esposti al rischio di rinnovo tacito e automatico nei contratti di servizi a tempo determinato. Le novità provengono dal Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005), e in particolare dal suo articolo 65-bis, intitolato “Contratti di servizi a tacito rinnovo”, introdotto dalla legge sulla concorrenza n. 214 del 2023.

In pratica, il Codice chiarisce che il contratto si rinnoverà automaticamente solo in assenza di disdetta o esercizio del diritto di recesso, ma impone al professionista di informare dettagliatamente il cliente sulle modalità per interrompere il servizio o l’abbonamento. Senza questa comunicazione esplicita, il rinnovo non sarà opponibile al cliente. Questo significa che il consumatore sarà libero di recedere in qualsiasi momento, anche se il contratto si è già tacitamente rinnovato, e, aspetto fondamentale, non dovrà pagare nessuna penale o costo aggiuntivo, se non per il periodo di effettivo utilizzo dopo il rinnovo non comunicato secondo le nuove norme.

Truffa
Truffa (Canva foto) – www.buildingcue.it

Il sistema

La comunicazione deve essere inviata in forma scritta (tramite SMS, email o altra modalità digitale indicata dal consumatore) per garantirne la tracciabilità. Questa normativa è di estremo aiuto per tutti quegli abbonamenti e contratti di servizi (come palestre, pay-tv, riviste, servizi di telefonia e internet) che prevedono il rinnovo automatico alla scadenza se non disdetti entro un certo termine.

In sintesi, la nuova regola impone maggiore trasparenza e l’obbligo per il professionista di informare il cliente tempestivamente, lasciandogli il diritto di recedere più facilmente. Il consumatore potrà così evitare di essere vittima di rinnovi automatici non voluti o attivati senza un’adeguata informativa preventiva. Il legislatore ha voluto in questo modo contrastare quelle pratiche commerciali che sfruttavano la disattenzione o la dimenticanza degli utenti per ottenere rinnovi “trappola”.