STONEHENGE era solo una COPIA | Il più antico complesso è questo appena ritrovato: è ancora pieno di rituali magici

Stonehenge (Depositphotos foto) - www.buildingcue.it
Una scoperta clamorosa nel cuore dell’Europa potrebbe riscrivere la storia preistorica e mettere in discussione le nostre certezze.
Quando si parla di Europa preistorica, viene quasi automatico pensare a Stonehenge, no? Eppure, da tempo gli archeologi sospettano che altre zone – apparentemente tranquille e dimenticate – potessero nascondere qualcosa di più antico, di più… significativo. Campi coltivati da generazioni, magari anche ignorati dai locali stessi, potrebbero celare tracce di un passato colossale.
In diversi angoli del continente stanno emergendo reperti che, se guardati bene, sembrano voler riscrivere le gerarchie della storia. Non stiamo parlando solo di manufatti sparsi, ma di vere e proprie strutture complesse che mostrano quanto le antiche popolazioni europee fossero organizzate, consapevoli, e forse anche… spirituali.
La cosa affascinante è che queste società sembrano aver avuto una visione molto più ampia di quanto immaginassimo: non costruivano solo per necessità, ma anche per credere, per riunirsi, per osservare il cielo. I loro spazi comuni erano vere e proprie “aree simboliche”, luoghi dove probabilmente si svolgevano riti, scambi, forse anche celebrazioni legate al ciclo delle stagioni. Il tutto con un senso dell’orientamento astronomico che, diciamolo, sorprenderebbe anche oggi.
E poi c’è la questione delle tecnologie moderne. Oggi abbiamo foto aeree, radar, rilevamenti magnetici… tutte cose che ci permettono di vedere sotto terra, senza nemmeno scavare. Eppure, alcune strutture vengono identificate solo dopo anni e anni di analisi. Questo ci fa pensare: quante altre cose potrebbero esserci là sotto, ancora invisibili?
Un campo di provincia che nascondeva un segreto
Nel paesino di Rechnitz, nel sud-est dell’Austria, è venuta fuori una cosa incredibile, come riporta nonsolofesta.it. Gli archeologi hanno scoperto tre enormi cerchi cerimoniali, quei Kreisgrabenanlagen che finora si erano trovati un po’ qua e là in Europa centrale. Ma qui c’è qualcosa in più: questi tre sono nello stesso punto, enormi (oltre 100 metri di diametro!) e… più vecchi di Stonehenge. Già, hai capito bene.
La datazione risale a un periodo tra il 4850 e il 4500 a.C., il che li rende più antichi anche delle piramidi. A far partire tutto sono state delle immagini aeree e delle analisi geomagnetiche fatte tra il 2011 e il 2017. Ma solo ora, grazie agli scavi sul campo, si è capito che non si trattava di semplici fossati. Erano strutture rituali vere e proprie, costruite da comunità agricole del Neolitico medio. E il fatto che ce ne siano tre tutte insieme? Una rarità assoluta. E non finisce qui.
Molto più di un sito archeologico
Gli studiosi dell’Università di Vienna e di Archaeologie Burgenland – ah, sì, il tutto fa parte di un progetto chiamato “Masterplan Archäologie” – hanno trovato anche tracce di abitazioni, ceramiche, pali, resti agricoli… insomma, un vero villaggio neolitico. Ma non uno qualunque: un punto nevralgico per la comunità di allora, un posto dove si viveva, si coltivava, si pregava, forse.
Alcuni dettagli fanno pensare che quei cerchi non fossero solo “estetici”. Le entrate sembrano allineate con i solstizi, un po’ come succede col Circolo di Goseck in Germania. Questo suggerisce che c’era dietro una logica astronomica, oltre che rituale. Come dire: costruivano guardando il cielo, seguendo il sole, capendo il tempo. E tutto questo più di seimila anni fa.