Scoperta la sepoltura comune della battaglia di Mursa | Dopo 1800 anni restituiti i corpi di Migliaia di romani
Resti romani (Depositphotos foto) - www.buildingcue.it
Un’antica sepoltura romana è stata recentemente rinvenuta e ha restituito tutti i corpi di militari caduti in battaglia.
Nell’antica Roma, la morte era considerata un momento sacro e importante, da affrontare con rispetto e rituali ben precisi. Le sepolture romane non erano solo un modo per dare riposo ai defunti, ma anche per onorare la loro memoria e tramandare il ricordo della famiglia.
I Romani credevano che l’anima dei morti potesse continuare a influenzare la vita dei vivi e che fosse necessario compiere riti e cerimonie per assicurare loro la pace eterna. Nel corso dei secoli, le pratiche funerarie cambiarono. In origine, i Romani praticavano soprattutto la cremazione: il corpo veniva bruciato su una pira, e le ceneri raccolte in un’urna, poi deposta in una tomba o in un colombario.
Successivamente, soprattutto a partire dal II secolo d.C., si diffuse anche la inumazione, cioè la sepoltura del corpo intero, spesso in sarcofagi di marmo finemente decorati con scene mitologiche o simboliche. Le tombe romane potevano essere molto diverse a seconda della classe sociale del defunto.
I più ricchi facevano costruire mausolei monumentali o tombe lungo le vie consolari, come la celebre Via Appia Antica, per mostrare la propria importanza anche dopo la morte. I cittadini comuni, invece, venivano spesso sepolti in necropoli collettive o in semplici tombe di pietra.
Società romana
Le iscrizioni funerarie, dette epitaffi, raccontavano la vita del defunto, i suoi meriti e le persone che lo avevano amato. Le sepolture romane sono oggi una preziosa fonte di conoscenza storica e archeologica. Attraverso di esse possiamo conoscere non solo le tecniche artistiche e architettoniche dell’epoca, ma anche la mentalità, la religione e i valori della società romana.
Per i Romani, la tomba non era soltanto un luogo di morte, ma un ponte tra passato e presente, un modo per mantenere viva la memoria e dare un significato eterno all’esistenza. Inoltre, le sepolture romane sono oggi una preziosa fonte di conoscenza storica e archeologica.

Le sepolture rinvenute
Come riporta thesun.co.uk, durante alcuni scavi nella città di Osijek, in Croazia, gli archeologi hanno scoperto i resti di sette antichi soldati romani perfettamente conservati sul fondo di un pozzo. Il ritrovamento, datato a circa 1.800 anni fa, risale all’antica città di Mursa, un importante insediamento romano nella provincia di Pannonia. Gli esperti ritengono che si tratti di vittime della battaglia di Mursa, uno scontro sanguinoso avvenuto nel III secolo d.C.
La sepoltura è considerata eccezionale perché i romani non usavano normalmente fosse comuni per i loro morti, se non in casi di emergenza o eventi catastrofici. Questo rende la scoperta particolarmente significativa per comprendere meglio i momenti di crisi e guerra dell’Impero Romano.
