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Scoperta che cambia la visione dell’antico Egitto | Hanno trovato l’impensabile sotto le Piramidi: un’antica città perduta

Illustrazione delle piramidi (Canva FOTO) - buildingcue.it

Illustrazione delle piramidi (Canva FOTO) - buildingcue.it

Questa scoperta è molto interessante ed importante, e in qualche modo la visione di questo popolo e di questa nazione cambia moltissimo.

Le scoperte legate all’antico Egitto continuano a stupire e ad alimentare la curiosità di studiosi e appassionati. Ogni ritrovamento non è soltanto un frammento di passato, ma un tassello che aiuta a ricostruire la vita di una delle civiltà più affascinanti della storia.

Dalle piramidi monumentali alle tombe nascoste nella sabbia, gli archeologi hanno portato alla luce non solo edifici, ma anche oggetti di uso quotidiano, papiri, gioielli e statue. 

Alcune scoperte hanno cambiato profondamente la nostra comprensione del mondo egizio: si pensi alla tomba di Tutankhamon, rimasta intatta per millenni, o ai templi sommersi che riaffiorano dalle acque. 

Questi ritrovamenti non sono solo patrimonio culturale, ma anche strumenti per comprendere meglio l’evoluzione dell’umanità. In fondo, raccontano la storia di un popolo che, migliaia di anni fa, seppe combinare ingegno, fede e organizzazione in modo straordinario.

Un annuncio che ha acceso i riflettori

Ogni tanto salta fuori una notizia che sembra uscita da un romanzo d’avventura. È quello che è accaduto quando un gruppo di ricercatori italiani e scozzesi ha dichiarato di aver trovato una sorta di “città nascosta” sotto le Piramidi di Giza. Non si parla di leggende, ma di risultati ottenuti con la tecnologia SAR (Synthetic Aperture Radar), capace di rilevare forme nel sottosuolo.

Secondo gli studiosi, come riportato dal The Sun, sotto la sabbia si nasconderebbero strutture cilindriche, corridoi a spirale e persino un sistema idrico sotterraneo a oltre 600 metri di profondità. Le dimensioni ipotizzate hanno lasciato molti a bocca aperta: si parla di cunicoli e ambienti che si estenderebbero per chilometri, un dedalo enorme che, almeno sulla carta, cambierebbe il modo in cui si immagina l’area di Giza. 

Illustrazione delle piramidi egizie (Depositphotos foto) - www.buildingcue.it
Illustrazione delle piramidi egizie (Depositphotos foto) – www.buildingcue.it

Tra scetticismo e speranze

Come riportato dal The Sun non tutti, però, hanno accolto la notizia con entusiasmo. L’archeologo egiziano Zahi Hawass ha liquidato tutto come “fake news”, sostenendo che le tecniche radar non possono arrivare a tali profondità. Anche lo specialista Lawrence Conyers ha frenato gli entusiasmi, parlando di “forte esagerazione”: più che città sotterranee, a suo dire potrebbero esserci cavità naturali o pozzi modesti.

Il fatto che manchino studi scientifici sottoposti a revisione ha reso la questione ancora più controversa. Per il momento, resta una suggestione affascinante, sospesa tra realtà e fantasia. Solo scavi più approfonditi o analisi più solide potranno dire se davvero sotto le piramidi esista una città dimenticata oppure se si tratta solo di un abbaglio tecnologico.