Home » Trending News » Ritrovata dopo 2349 anni una tomba importantissima | La stavano cercando tutti: qui c’è il padre del più grande generale di tutti i tempi

Ritrovata dopo 2349 anni una tomba importantissima | La stavano cercando tutti: qui c’è il padre del più grande generale di tutti i tempi

Alessandro Magno

Finalmente ritrovata (depositphotos.com) - www.buildingcue.it

Dopo secoli di oblio, la verità riemerge dalle profondità del suolo: un re, un padre, un frammento di storia, ritrovato. 

La storia celata sotto la superficie terrestre possiede una vitalità sorprendente. Ogni reperto riportato alla luce, ogni sepolcro violato, ogni frammento osseo analizzato ha la capacità di sovvertire le nostre certezze consolidate.

Quando le vestigia silenziose non parlano, è la scienza a interpretarne il linguaggio. Negli intricati labirinti della memoria archeologica, il tempo non distrugge, bensì preserva.

Ed ecco che, trascorsi oltre due millenni, una luce inedita illumina una delle figure cardine dell’antichità e della nostra storia.

Parliamo del genitore di uno dei più illustri condottieri della storia. Una figura mitica, che ha ispirato letteratura e cinematografia.

La soluzione all’enigma

Per oltre venti secoli, la tomba di Filippo II di Macedonia, padre di Alessandro Magno, è stata avvolta nel mistero. Nonostante gli archeologi fossero a conoscenza dell’ubicazione della sua ultima dimora ad Aigai – l’odierna Vergina, in Grecia – l’identificazione precisa della sepoltura ha alimentato accese dispute tra studiosi ed appassionati. Ora, uno studio multidisciplinare pubblicato sul Journal of Archaeological Science: Reports e ripreso da Elle Decor, pone fine alla controversia: le spoglie di Filippo II giacciono ufficialmente nella Tomba I del sito archeologico di Vergina.

Questa scoperta è il risultato del lavoro di un team internazionale composto da esperti provenienti da Stati Uniti, Grecia e Spagna. Attraverso un’approfondita analisi osteologica, esami radiografici, dissezioni e il confronto con fonti storiche, i ricercatori hanno confermato che la Tomba I custodisce non solo i resti di Filippo II, ma anche quelli della sua ultima moglie Cleopatra (da non confondersi con la celebre regina egizia) e del loro figlio neonato, entrambi assassinati in seguito alla morte del re nel 336 a. C.

Filippo II di Macedonia
Padre del grande condottiero (commons.wikimedia.org/Petar Milošević) – www.buildingcue.it

Una storia mitica

Come riporta Elle, il sito di Aigai, riportato alla luce nel 1977 dall’archeologo greco Manolis Andronikos e riconosciuto come Patrimonio UNESCO nel 1996, comprende tre tombe reali. Per decenni, la comunità scientifica si è interrogata sull’identità del proprietario di ciascuna: la Tomba II, in passato considerata la più probabile candidata, è stata ora attribuita al re Arrhidaeus – fratellastro di Alessandro – e alla sua consorte guerriera Adea Euridice. La Tomba III, invece, custodisce i resti del giovane Alessandro IV, figlio del grande condottiero.

Filippo II, sovrano e stratega di straordinario valore, gettò le basi per l’espansione del regno macedone che suo figlio avrebbe portato a livelli leggendari: il suo esercito, potente e all’avanguardia, fu lo strumento con cui Alessandro conquistò il Mediterraneo orientale e l’Asia. Oggi, la conferma dell’identità della sua tomba non rappresenta soltanto un successo per l’archeologia, bensì un riconoscimento storico per una figura rimasta a lungo nell’ombra del proprio figlio.