Riparazioni auto, se la porti dove l’hai comprata ti fregano un botto di soldi | Hanno appena svelato la truffa dei concessionari

Illustrazione di un'officina (Canva FOTO) - buildingcue.it
Se porti la tua auto dove l’hai comprata c’è il rischio di dover sborsare moltissimi soldi. Ecco di cosa stiamo parlando.
I concessionari auto non sono solo il posto dove si acquistano vetture nuove o usate, ma veri e propri centri di riferimento per chi cerca soluzioni di mobilità. Qui si incrociano vendite, servizi e consulenze.
Il cuore dell’attività resta la vendita: modelli nuovi appena usciti dalle case automobilistiche, ma anche auto di seconda mano selezionate e garantite. Spesso i concessionari offrono formule di finanziamento, leasing, adattando l’offerta alle esigenze di budget e utilizzo.
Non meno importante è la parte legata all’assistenza. Officine interne e centri di manutenzione si occupano di tagliandi, riparazioni, revisioni e installazione di accessori.
Infine, i concessionari svolgono anche un ruolo di consulenza. Orientano tra modelli, tecnologie e normative, aiutano a valutare la permuta del vecchio veicolo e offrono spesso servizi aggiuntivi come assicurazioni o pacchetti di garanzia.
Una situazione particolare
Le officine autorizzate dovrebbero essere il punto di riferimento sicuro per ogni automobilista, eppure non sempre la realtà corrisponde alle aspettative. Può capitare che dietro a un guasto banale si celino preventivi esorbitanti, capaci di spaventare anche il cliente più fiducioso. È proprio in questi casi che si misura la differenza tra un servizio onesto e uno che sfrutta l’ingenuità di chi si affida ciecamente al marchio.
Un episodio recente ha riportato sotto i riflettori questo problema. Si tratta di una vicenda che mette in luce quanto sia importante, oggi più che mai, chiedere un secondo parere prima di autorizzare lavori costosi. Perché a volte la differenza fra una riparazione “impossibile” e una spesa irrisoria può stare tutta in un dettaglio nascosto sotto il sedile.
Cos’è successo esattamente?
Come riportato da Motori News 24, il protagonista della storia, svoltasi negli USA, è Jonathan, proprietario di una Honda Odyssey. Dopo l’accensione della spia rossa dell’airbag, si è rivolto al posto dove aveva comprato l’auto sperando che fosse un errore di poco conto. In realtà, la garanzia non lo copriva più, visto che l’auto aveva superato le miglia previste. La diagnosi è stata drastica: secondo loro, l’intero cablaggio dell’airbag andava sostituito, per un totale di circa 7.000 dollari.
Jonathan però ha deciso di rivolgersi a un meccanico indipendente di fiducia, senza dire nulla del verdetto precedente. In poche ore, il tecnico ha trovato la vera causa: un connettore allentato sotto il sedile, nulla di più. La riparazione è costata appena un centinaio di dollari.