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Re Mida, tutto quello che toccava diventava oro, ma nessuno sapeva dove vivesse | Ora hanno scoperto la sua fortezza: incredibile ciò che hanno trovato

Tomba di Re Mida

Tomba di Re Mida, ecco dov'è Wikimedia Commons) - www.buildingcue.it

Ci sono luoghi che sembrano sfuggire al tempo, dove la terra tace per millenni e poi, improvvisamente, sussurra storie dimenticate.

Sono spazi sospesi tra mito e realtà, che aspettano pazientemente di essere riscoperti. In certi casi, una manciata di frammenti basta a far riemergere interi mondi, e ogni scoperta si rivela un tassello decisivo nel mosaico della storia umana.

Gli archeologi lo sanno bene: ogni volta che si solleva una zolla, non si sa mai cosa si troverà sotto. Potrebbe essere solo polvere, oppure qualcosa che cambia completamente ciò che pensavamo di sapere. Ogni scoperta è un incontro con l’ignoto, e al tempo stesso con ciò che siamo stati.

In certi angoli del mondo, però, il confine tra leggenda e realtà è particolarmente sottile. La mitologia ha messo radici profonde, intrecciandosi con la storia e lasciando tracce così vive da sembrare ancora presenti. Lì, un ritrovamento non è solo archeologia: è una sfida diretta a ciò che credevamo fosse solo favola.

E quando l’inatteso emerge da una collina in apparenza anonima, tutto cambia. Perché ci sono storie che nessuno si aspetta di risentire, soprattutto quando sembravano solo parte di un racconto per bambini.

Una tomba rimasta intatta per 2800 anni

Nella regione turca di Gordion – l’antica capitale della Frigia, situata a circa 100 km da Ankara – è stato recentemente scoperto un tumulo funerario straordinariamente conservato. Identificato come Tumulus T‑26, il sepolcro risale all’VIII secolo a.C. ed è stato ritrovato con una camera funeraria in legno completamente intatta: un dettaglio rarissimo che ha subito attirato l’attenzione internazionale.

All’interno, gli archeologi hanno trovato 88 reperti metallici, tra cui strumenti in ferro, calderoni e recipienti rituali in bronzo. Alcuni di questi oggetti presentavano ancora strisce di cera con iscrizioni, probabilmente nomi o etichette per identificare le offerte funebri. Ma l’aspetto più sorprendente è la presenza di resti cremati: si tratta del primo esempio conosciuto di cremazione a Gordion in quell’epoca, dettaglio che fa pensare a un’innovazione rituale riservata a un personaggio di spicco.

Tomba di Re Mida
Tomba di Re Mida, ecco dov’è (Wikimedia Commons) – www.buildingcue.it

Una figura vicina alla leggenda

Gli studiosi ipotizzano che il defunto appartenesse alla famiglia reale frigia, probabilmente un parente stretto di Mida, il sovrano reso immortale dalla leggenda del “tocco d’oro”. Non a caso, la tomba T‑26 si trova a pochi metri dal tumulo che si crede contenere le spoglie del padre di Mida, re Gordio. L’uso del bronzo, la quantità di oggetti rituali e l’eccezionalità della struttura confermano lo status regale del sepolto.

Questa scoperta, oltre a portare nuova luce sui riti funebri aristocratici dell’VIII secolo a.C., rafforza l’idea di una Frigia potente e centralizzata, capace di sviluppare una cultura materiale di straordinaria raffinatezza. È la prova concreta che, dietro il mito, esisteva un mondo reale fatto di potere, cerimonia e grandezza: un regno che oggi torna a parlare attraverso il silenzio della sua terra.