Qui puoi mandare le tue feci | Le conservano con cura per preservare l’umanità: serviranno a stroncare tutte le malattie

Un deposito segreto accoglie campioni fecali da tutto il mondo per salvare la biodiversità microbica del futuro.

Nel cuore dell’Europa, un progetto ambizioso sta prendendo forma lontano dai riflettori e dalle logiche della scienza spettacolarizzata.

Niente laboratori futuristici né robot sofisticati: al centro dell’iniziativa ci sono elementi quotidiani, silenziosi ma fondamentali per la nostra sopravvivenza. E tra questi, sorprendentemente, rientrano anche i prodotti del nostro intestino.

In un’epoca in cui ogni aspetto della vita umana sembra digitalizzarsi, esiste ancora chi guarda alla biologia più basilare come un patrimonio da salvare.

Il corpo umano ospita trilioni di microbi che interagiscono costantemente con l’ambiente e con il nostro organismo, contribuendo alla salute, al metabolismo e alla resistenza alle malattie. Ma questi microbi stanno scomparendo. Per questo la nuova sorprendente ricerca ha messo in campo un progetto che ha dell’incredibile.

Una ricerca sorprendente che parte…dalle feci

La perdita della diversità microbica è un fenomeno silenzioso, accelerato da abitudini alimentari uniformate, dall’uso eccessivo di antibiotici e da uno stile di vita sempre più igienizzato. Molte popolazioni del pianeta stanno già subendo le conseguenze di questo impoverimento invisibile, con effetti che la medicina comincia appena a comprendere. E se un giorno questi microbi non saranno più recuperabili?

Questa domanda, a prima vista marginale, è diventata il motore di una delle iniziative più singolari della nostra epoca. Un’idea tanto visionaria quanto concreta, che guarda lontano: a una possibile crisi globale in cui la sopravvivenza potrebbe dipendere proprio da ciò che oggi scartiamo.

Un archivio nascosto per un mondo da ricostruire

Il progetto si chiama Microbiota Vault e ha già raccolto oltre 1.000 campioni fecali umani da tutto il mondo. L’obiettivo è raggiungere i 10.000 entro il 2029. Questi materiali biologici, insieme a oltre 190 alimenti fermentati, sono conservati in contenitori criogenici a -80 gradi presso l’Università di Zurigo, in Svizzera. Il deposito è ispirato alla cassaforte dei semi di Svalbard, in Norvegia, e punta a diventare una riserva vitale per le future generazioni.

Secondo quanto riportato dalla rivista Nature e confermato da SFP Versilia, il Microbiota Vault potrebbe rappresentare una risorsa chiave contro le crisi sanitarie ed ecologiche del futuro. I campioni arrivano da paesi come Ghana, Laos, Etiopia e Brasile, e conservano tracce di microbi che rischiano di scomparire del tutto. Se in futuro sarà possibile ripristinare questi batteri nei corpi umani o negli ecosistemi, l’umanità avrà un’arma in più per affrontare le emergenze.