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Questa Cattedrale ha custodito per secoli tesori inimmaginabili | Ora si conosce precisamente com’era prima del rifacimento: sotto i piedi storia e ricchezza

Scorcio della Cattedrale (Depositphotos foto) - www.buildingcue.it

Scorcio della Cattedrale (Depositphotos foto) - www.buildingcue.it

Sotto questa Cattedrale affiora un passato dimenticato: scoperte sorprendenti riscrivono la storia tra pietre, tombe e misteri.

Passeggiare davanti a certe cattedrali, quelle maestose, ti fa quasi dimenticare che sotto ci possa essere qualcosa di diverso dalla solita roccia o fondamenta. Invece no. A volte proprio lì sotto si nasconde un mondo intero. Non parliamo di leggende o misteri da romanzo, ma di storia vera, sepolta e dimenticata. E quando si apre una breccia, magari per un restauro, può succedere che riaffiori qualcosa di grosso. Anzi, di enorme.

Molti edifici antichi sono stati rifatti, ristrutturati, persino rivoluzionati nel corso dei secoli. E ogni volta si è perso un pezzo, un dettaglio, un’immagine del passato. Ma ci sono momenti — rari, va detto — in cui il tempo si ferma un attimo e ci permette di gettare uno sguardo sotto la superficie. È come se la terra, finalmente, decidesse di raccontare qualcosa.

Le cattedrali, in particolare, sono custodi silenziose di una ricchezza che non è solo spirituale. Le colonne, le volte, i mosaici: tutto parla di epoche diverse che si sono sovrapposte. Eppure, per quanto siano visibili e imponenti, è sotto di loro che si nasconde spesso il cuore più autentico della storia. Un cuore che pulsa ancora, anche se non si vede.

Ogni volta che si scava — o meglio, ogni volta che c’è la possibilità di farlo — può succedere qualcosa di inaspettato. Le nuove tecnologie, come il georadar (che, a dire il vero, sembra roba da film), stanno permettendo agli archeologi di individuare strutture antichissime senza dover distruggere nulla. È un po’ come leggere sotto le righe… ma con le onde elettromagnetiche.

Un’indagine iniziata quasi per caso

Tutto è partito nel 2023, come riporta Il Giornale dell’Arte. I lavori post-incendio del 2020 alla cattedrale di Saint-Pierre e Saint-Paul hanno dato il via libera agli archeologi dell’Institut national des recherches archéologiques préventives. In pratica, mentre si sistemavano i danni, qualcuno ha pensato: “Perché non dare un’occhiata anche sotto?”. E così è stato. Il georadar ha segnalato due zone “interessanti”: vicino alla Tomba ducale nel transetto sud e lungo una trincea per la nuova rete elettrica.

I risultati? Altro che interessanti. Sorprendenti. Anzi — lo dicono anche gli esperti — quasi incredibili. È venuta fuori l’intera pianta della cattedrale romanica precedente, quella che finora nessuno conosceva davvero. Solo la cripta attuale e qualche incisione antica ne davano vaghe tracce. Ma ora sono riemersi muri, contrafforti, pavimenti originari. E pure una struttura massiccia in muratura di cui non si conosce ancora la funzione precisa. Forse un campanile? Chissà. E non finisce qui.

Cattedrale di Nantes (Depositphotos foto) - www.buildingcue.it
Cattedrale di Nantes (Depositphotos foto) – www.buildingcue.it

Il vero tesoro era sotto i piedi

Oltre all’architettura — che già di per sé sarebbe bastata — gli scavi a Nantes hanno riportato alla luce oggetti di ogni tipo: ceramiche, monete, piccoli elementi decorativi, utensili in metallo. E poi un pavimento in cotto del XV secolo, ancora lì, integro in buona parte. Addirittura sono emerse tracce di affreschi murali che, dopo secoli, resistono ancora.

E non è finita. Sono state trovate quattro sepolture isolate e tre cripte funerarie con resti ossei. Chi erano? Religiosi? Nobili? Gente comune? Gli antropologi ci stanno lavorando. E nel frattempo, è stato smontato anche uno dei monumenti più noti della cattedrale: la tomba di Francesco II di Bretagna e di sua moglie Margherita di Foix, genitori di Anna di Bretagna. Restaurandola, nel 2023, si è scoperta anche una cassa di legno con le ossa di tre individui non identificati. Un colpo di scena nella storia del monumento, già travagliata da rivoluzioni e ricostruzioni.