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Progettare giardini resilienti tra siccità e pioggia nel clima che cambia

Illustrazione di un giardino resiliente (Canva FOTO) - buildingcue.it

Illustrazione di un giardino resiliente (Canva FOTO) - buildingcue.it

I cambiamenti climatici ci portano ad adottare alcune strategie che ci permetteranno di proteggere le nostre case, e i nostri giardini.

Negli ultimi anni, l’aumento delle temperature e l’intensificarsi di eventi meteorologici estremi hanno cambiato le carte in tavola per chi si occupa di progettazione urbana e infrastrutture. Piogge torrenziali alternate a lunghi periodi di siccità stanno mettendo a dura prova sistemi idrici, reti fognarie, giardini pubblici e perfino le fondamenta delle case. Anche chi costruisce, pianifica e gestisce lo spazio urbano deve fare i conti con queste nuove realtà.

Le sfide che ingegneri e progettisti si trovano ad affrontare sono piuttosto complesse: come gestire il rischio di inondazioni nelle città costiere? Come assicurare l’approvvigionamento idrico in zone a rischio siccità? E ancora, come proteggere infrastrutture critiche come ponti, dighe e impianti di depurazione da un clima sempre più instabile? Si tratta di problemi concreti che richiedono soluzioni pratiche e localizzate, adattate ai territori specifici.

Anche la progettazione del verde sta cambiando pelle: i classici giardini ornamentali non bastano più. Servono spazi resilienti, capaci di resistere e reagire ai nuovi scenari climatici. In quest’ottica si inserisce, come riportato da Professione Architetto, l’iniziativa formativa proposta da Assform, che tra fine settembre e inizio ottobre 2025 propone un ciclo di webinar sulla progettazione di giardini pensati per affrontare siccità e bombe d’acqua.

Il corso, tenuto dall’agronoma Lorena Raspanti, si propone di fornire strumenti subito applicabili per progettare dry garden e rain garden, integrando teoria, esempi internazionali e applicazioni pratiche. Un’occasione utile non solo per chi lavora nel settore, ma anche per chi vuole contribuire a rendere più sostenibili e intelligenti gli spazi verdi urbani.

Le nuove sfide dell’ingegneria urbana

Le implicazioni dei cambiamenti climatici sulle nostre infrastrutture sono molteplici. Uno degli aspetti più evidenti riguarda l’adattamento delle infrastrutture urbane ai nuovi regimi idrici. Come sottolineato da John S. Gulliver nel Journal of Hydraulic Engineering, le città devono affrontare sia siccità sempre più intense che piogge estreme, che mettono a dura prova i sistemi fognari e idraulici tradizionali. In risposta, gli ingegneri civili sono chiamati a ripensare completamente il modo in cui progettano bacini di raccolta, sistemi di drenaggio e impianti per la gestione dell’acqua piovana.

Anche le zone costiere non sono da meno: l’innalzamento del livello del mare impone soluzioni ibride, che integrino barriere fisiche (come dighe e frangiflutti) con infrastrutture verdi come zone umide, paludi artificiali e isole-barriera. Secondo uno studio pubblicato su Coastal Engineering, affrontare questi problemi richiede un approccio più dinamico e multidimensionale, capace di includere l’incertezza nelle proiezioni e le trasformazioni territoriali in atto.

Illustrazione dei cambiamenti climatici (Canva FOTO) - buildingcue.it
Illustrazione dei cambiamenti climatici (Canva FOTO) – buildingcue.it

Giardini sostenibili

A queste problematiche si affiancano anche risposte più creative e innovative, come quelle proposte nel corso promosso da Assform, come riportato da Professione Architetto. Le lezioni, in programma dal 29 settembre al 6 ottobre 2025, offrono 9 ore di formazione dedicate alla progettazione di dry garden e rain garden.

Si tratta di giardini pensati per trattenere l’acqua in eccesso durante i temporali intensi e resistere alla siccità prolungata grazie all’uso di piante adattate e soluzioni paesaggistiche mirate. Lezioni, esempi pratici e progettazione guidata renderanno il corso utile sia per tecnici esperti sia per chi si affaccia per la prima volta al tema.