Prelievi Bancomat, occhio al segreto delle Banche | Ogni volta che prendi i tuoi soldi paghi una tassa nascosta: verifica prima che ti spennino
C’è un “segreto” delle banche che devi conoscere ogni volta che prelevi da un bancomat. Scopri di più su questa tassa.
Le tasse sul bancomat, o commissioni bancarie, sono costi applicati dalle banche per l’uso di carte di debito o prelievi presso sportelli automatici. Queste tariffe variano in base al tipo di conto, alla banca e all’uso della carta, come prelievi all’estero o da sportelli di banche non convenzionate.
Alcune banche offrono conti senza commissioni, ma altri impongono una tassa per ogni prelievo o pagamento effettuato. È importante conoscere le condizioni del proprio contratto bancario per evitare sorprese.
La crescente digitalizzazione e la competizione tra le banche stanno portando a modifiche nelle politiche delle commissioni, con molte istituzioni che cercano di attrarre clienti abbassando le spese.
Nonostante la tendenza a ridurre le commissioni, è sempre consigliabile monitorare l’uso delle proprie carte per minimizzare i costi accessori e fare scelte bancarie più consapevoli.
Le commissioni sui prelievi contanti
Il prelievo di contanti da un bancomat comporta spesso l’addebito di commissioni, che variano in base alla banca e al tipo di carta utilizzata. Quando si preleva denaro presso uno sportello della propria banca, generalmente le commissioni sono assenti, sebbene alcune istituzioni possano applicarle in particolari condizioni, come nel caso di conti senza spese o prelievi che superano una determinata soglia mensile. La situazione cambia radicalmente quando si utilizzano sportelli di banche diverse, dove le commissioni possono variare da 1,50 a 3,50 euro per ogni prelievo effettuato.
Queste commissioni possono sommarsi rapidamente per chi effettua numerosi prelievi mensili presso sportelli esterni alla propria banca, con conseguente impatto significativo sul bilancio annuo. Allo stesso modo, i prelievi effettuati tramite carte di credito sono soggetti a commissioni superiori, calcolate come percentuali sull’importo prelevato, con valori che oscillano tra il 2% e il 4%. Inoltre, i prelievi con carta di credito sono trattati come anticipi di contante e quindi gravati da interessi fin dal momento dell’operazione.
Risparmiare sulle commissioni dei prelievi
Esistono strategie per ridurre l’incidenza delle commissioni sui prelievi. La più semplice consiste nell’utilizzare il bancomat della propria banca, dove i prelievi sono generalmente gratuiti. Se non è possibile evitare altre banche, è utile informarsi su quelle che applicano commissioni più basse per i non correntisti. Un’altra opzione è quella di aprire un conto bancario che preveda prelievi gratuiti, sia in Italia che all’estero, sebbene alcune offerte possano limitare il numero di prelievi gratuiti al mese.
Per ridurre ulteriormente le spese, è consigliato evitare l’uso della carta di credito per i prelievi di contante, a causa delle commissioni e degli interessi che vi si applicano. Inoltre, pianificare i prelievi in modo da effettuare operazioni meno frequenti ma di importo maggiore può contribuire a minimizzare il costo per singolo prelievo, anziché eseguire più transazioni di importo ridotto. In questo modo, è possibile ottimizzare le proprie spese bancarie annue.