Pensioni, gli italiani possono sorridere | Gli assegni sono maggiorati: ti arrivano anche gli arretrati

Illustrazione di un pensionato (Pexels FOTO) - buildingcue.it
Questa volta anche i pensionati ricevono buone notizie. Aumenta l’importo negli assegni, e riceveranno anche degli “extra”.
Quando si parla di pensioni che aumentano, la reazione è sempre un mix di speranza e scetticismo. Perché, diciamolo, non capita spesso. E quando succede, l’aumento è quasi sempre piccolo, a volte così minimo che si nota appena. Ma comunque, meglio di niente.
Di solito l’adeguamento arriva a inizio anno, in base all’inflazione dell’anno precedente. L’INPS ricalcola gli importi per “difendere il potere d’acquisto”, come dicono loro. In pratica: se tutto costa di più, ti danno qualche euro in più per cercare di pareggiare i conti.
Chi ha pensioni più basse spesso riceve anche delle integrazioni o bonus una tantum, ma bisogna sempre controllare bene i requisiti. Non è tutto automatico e le sorprese, in positivo o in negativo, non mancano mai.
Quando l’aumento arriva davvero, però, fa piacere. Anche se sono 10 o 20 euro, per chi vive con poco, ogni centesimo ha un peso. Certo, si spera sempre che un giorno gli aumenti siano un po’ più sostanziosi. Ma intanto, ci si accontenta.
Quei famosi “aumenti” che tutti aspettano
Ogni tanto capita di leggere la parola “aumento” accanto a “pensione” e subito si drizzano le orecchie. Un pensiero che scatta a raffica: “Speriamo non sia una bufala”. Perché chi vive con una pensione sa bene quanto anche pochi euro in più possano fare la differenza, specie quando le bollette salgono, la spesa costa di più e tutto, insomma, si mangia i soldi prima ancora che arrivino.
Nel 2025, l’INPS ha annunciato un adeguamento dell’1,6% per tenere conto dell’inflazione. Insomma, un piccolo ritocco verso l’alto. L’aumento pieno spetta a chi prende fino a quattro volte il minimo, poi la percentuale si abbassa per chi ha assegni più alti. Una specie di bilanciamento, pensato per dare un aiutino soprattutto a chi ha davvero poco in tasca.
Come e quando riceverli
Poi ci sono quelle volte in cui non si parla di aumento, ma di rimborso. E lì, la sorpresa è ancora più grande, perché nessuno se lo aspetta. Nel 2025 è successo: alcune persone si sono viste accreditare un importo extra per ritardi accumulati nei mesi precedenti.
Attenzione però: non è per tutti. Vale solo per chi ha subito effettivi disguidi nei pagamenti. Per sapere se si rientra tra i fortunati, conviene controllare il cedolino (quello online, che ormai è diventato il nuovo bollettino da interpretare). Se qualcosa non quadra, meglio chiedere direttamente all’INPS. Perché certe volte, tra una riga e l’altra, quei soldi ci sono davvero… solo che nessuno te li segnala.