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Pensioni, ecco l’aumento contro l’inflazione | Lo aspettavano tutti, ma sta arrivando anche la beffa: meno soldi e più tasse

Due anziani siedono su una panchina

Pensioni 2025, arriva la delusione per chi la percepisce (Pixabay Foto) - www.buildingcue.it

Un nuovo anno, nuove aspettative: per chi è pensionato la situazione può mettersi piuttosto male con l’arrivo del 2025. Ma non bisogna disperare!

Gennaio è sempre un mese pieno di promesse e speranze, ma anche di realtà che, a volte, non si allineano con ciò che ci aspettavamo. Dopo il turbine di dicembre, con i regali e le cene, ci si ritrova all’inizio dell’anno con la sensazione che tutto possa cambiare. Ma è davvero così?

C’è sempre quella sensazione di novità che accompagna il passaggio al nuovo anno, come se ogni cosa fosse possibile. Eppure, basta dare un’occhiata al primo giorno lavorativo per rendersi conto che, in fondo, non è cambiato molto. Le stesse preoccupazioni, gli stessi impegni, e soprattutto le stesse bollette da pagare.

Eppure, nonostante le sfide quotidiane, gennaio ci offre un momento di riflessione. Si fanno bilanci, si riorganizzano gli obiettivi, si cerca di migliorare la gestione della vita. Ma quando si parla di denaro, le aspettative sono sempre alte, soprattutto per chi vive di pensione.

Per molti, infatti, gennaio è il mese decisivo per capire come l’anno nuovo influirà sulle proprie finanze, con l’aspettativa di un piccolo miglioramento, ma senza mai sapere davvero cosa ci riserverà il futuro.

Le promesse della rivalutazione

Ogni inizio d’anno, i pensionati attendono con ansia il tanto discusso aumento della pensione, frutto della rivalutazione legata all’inflazione. Ma, per il 2025, le cose non sono andate come sperato. Il tanto atteso adeguamento si fermerà a un misero 0,8%, ben al di sotto delle aspettative di molti.

Questo aumento, che riguarderà le pensioni in base al loro importo, non sarà quindi in grado di coprire l’effettivo incremento del costo della vita. Per esempio, chi percepisce 1.000 euro al mese vedrà solo 8 euro in più, una cifra che difficilmente farà la differenza quando si va al supermercato o si pagano le bollette.

Mani di anziano contano soldi
Le pensioni del 2025 potrebbero non soddisfare le aspettative (Pixabay Foto) – www.buildingcue.it

Il temuto conguaglio fiscale

Non è solo l’importo a destare preoccupazione, ma anche il ricalcolo delle imposte che l’INPS fa a gennaio, noto come conguaglio fiscale. Questo procedimento consiste nel rivedere le trattenute effettuate durante l’anno passato, e se le imposte pagate non sono sufficienti, la differenza viene recuperata nelle pensioni di gennaio e febbraio. Questa operazione può essere davvero dolorosa, soprattutto se si finisce per vedersi un assegno molto più basso del previsto o, nei casi più estremi, azzerato. Chi ha guadagnato più di quanto l’INPS aveva previsto, quindi, dovrà fare i conti con un conguaglio che arriva a togliere gran parte del proprio stipendio.

Nonostante l’inizio difficile, gennaio non è che l’inizio di un anno che può portare comunque sorprese. Con un po’ di pazienza e qualche strategia per gestire meglio il budget, i mesi successivi potrebbero portare un po’ di respiro. E poi, si sa, la vita è fatta di alti e bassi. Ci sono momenti complicati, ma anche quelli in cui tutto sembra filare liscio. Quindi, per ora, non ci resta che affrontare questo gennaio con la speranza che arrivi qualcosa di meglio nei mesi a venire.