Panico al BANCOMAT: la carta non serve più per prelevare | Gli sportelli diventano tutti digitali
Prelievo digitale (Canva) - buildingcue.it
Se hai bisogno di soldi liquidi, non recarti più al bancomat: non servono, e non potranno aiutarti. Ma prendi tutto tramite cellulare.
La digitalizzazione del denaro, rappresenta una delle trasformazioni più profonde del nostro tempo. E ciò che una volta era tangibile — come banconote e monete —, oggi si traduce invece in codici, app e valute virtuali. Dunque, il concetto stesso di denaro sta cambiando; e con esso, il modo in cui le persone gestiscono, risparmiano e percepiscono il valore.
Molti governi e istituzioni bancarie, stanno spingendo verso una progressiva eliminazione del contante, sostenendo che i pagamenti digitali siano più rapidi, sicuri e trasparenti. Quantunque, non tutti accolgono con entusiasmo questo cambiamento, temendo infatti che possa compromettere la libertà individuale, e la riservatezza delle transazioni.
Gli esperti di economia, evidenziano infatti, anche un rischio sociale, poiché la digitalizzazione potrebbe escludere chi non ha accesso a strumenti tecnologici, o a connessioni stabili, ampliando quindi le disuguaglianze economiche. Non trattandosi, insomma, solo d’innovazione, ma anche di giustizia e accessibilità.
Per questo, la digitalizzazione del denaro apre quindi scenari affascinanti ma controversi. E fra progresso e controllo, comodità e perdita (potenziale) di autonomia, l’umanità si trova quindi davanti a una scelta epocale: come l’accettare il futuro digitale, o il difendere il contante, ultimo baluardo di libertà economica.
La rivoluzione del denaro digitale
L’Europa si prepara a una svolta storica, con l’arrivo dell’euro digitale, nuova moneta elettronica ideata dalla Banca Centrale Europea. Non trattandosi di una semplice trasposizione virtuale del contante, ma di un sistema innovativo destinato a trasformare (del tutto) il modo in cui paghiamo, risparmiamo, e trasferiamo denaro. Tanto che come riportato anche sul sito linkedincaffe.it, l’obiettivo è quello di garantire un’infrastruttura europea autonoma e sicura, riducendo la dipendenza da colossi internazionali come Visa, Mastercard e PayPal.
Pur (l’euro digitale) non sostituendo subito banconote e monete, ma affiancandole attraverso un portafoglio elettronico — il cosiddetto wallet digitale —, gestito dalle banche, o direttamente dalla BCE. Uno strumento che permetterà, in altre parole, di effettuare pagamenti istantanei, e trasferimenti diretti fra persone anche nei giorni festivi, o senza connessione Internet. Facendo di quest’evoluzione, un modo per rendere i pagamenti più semplici, veloci e inclusivi.

Sicurezza e riservatezza garantite
Uno dei punti cardine del progetto è la protezione dei dati personali. Tanto che la BCE, ha assicurato che l’euro digitale offrirà lo stesso livello di riservatezza del contante. Per i piccoli importi, saranno adottati sistemi di anonimato parziale, mediante cui evitare il tracciamento totale delle transazioni, mantenendo così un equilibrio fra controllo e libertà.
Perché grazie all’euro digitale, i cittadini potranno contare su pagamenti più rapidi, sicuri, e senza costi aggiuntivi. L’utilizzo di tecnologie crittografiche avanzate, garantirà protezione contro frodi e furti digitali; e questa nuova moneta, segnerà un passo decisivo verso un’economia più moderna, sostenibile e indipendente, dove il denaro diventa finalmente davvero “intelligente”.
