Non mettere più i tuoi soldi in Banca | L’avvocato avverte: non sono più tuoi

La Banca d'Italia deve assumere urgentemente - Buildingcue.it (DepositPhoto)
Sei sicuro che i soldi depositati in banca siano ‘tuoi’? Un esperto chiarisce un dettaglio legale del Codice Civile che potrebbe sorprenderti.
Depositare i propri risparmi in banca è una pratica comune per milioni di persone, è percepito come un modo sicuro e conveniente per custodire il denaro, proteggerlo dai rischi del furto e averlo disponibile per le transazioni quotidiane, i pagamenti o i prelievi.
La convinzione diffusa è che la banca sia semplicemente un “custode” dei nostri soldi, che rimangono di nostra proprietà mentre sono fisicamente conservati nelle casseforti dell’istituto. Dal punto di vista pratico, è così che funziona: il cliente può accedere ai fondi e disporne liberamente.
Il diritto e la legge a volte definiscono i rapporti e la proprietà dei beni in modi che possono apparire sorprendenti rispetto al sentire comune. Esistono aspetti tecnici nei contratti che stipuliamo, inclusi quelli bancari, che stabiliscono formalmente chi possiede cosa.
Un’interpretazione basata sul Codice Civile, evidenziata da un esperto legale, solleva un punto interessante riguardo alla proprietà formale dei soldi una volta che vengono depositati su un conto corrente, un dettaglio che merita di essere approfondito per comprenderne il vero significato.
I soldi in banca sono ‘tuoi’? La prospettiva del Codice Civile
Secondo l’interpretazione legale di Giordano Guerrieri, basata sulle disposizioni del nostro Codice Civile, quando si effettua un deposito di denaro in banca, avviene un particolare trasferimento di proprietà. Dal punto di vista strettamente giuridico e formale, i soldi che vengono versati tecnicamente non sono più di proprietà del cliente nel momento in cui entrano nelle disponibilità dell’istituto bancario.
Il Codice Civile definisce il contratto di deposito bancario in modo tale che la proprietà di quei fondi passi alla banca. È la banca, da quel momento in poi, a essere la proprietaria legale delle specifiche banconote o somme depositate. Questo può sembrare sorprendente o addirittura allarmante se non si considera l’aspetto fondamentale che bilancia questo trasferimento di proprietà formale.
Cosa significa davvero?
Questa particolare definizione legale significa che, nel momento in cui depositi denaro, tu, come cliente, acquisisci un diritto di credito nei confronti della banca per l’importo depositato. Non sei più il proprietario delle specifiche banconote, ma diventi creditore per una somma equivalente, con il diritto di esigerne la restituzione in qualsiasi momento (depositum irregolare).
È fondamentale capire che questa interpretazione del Codice Civile non implica affatto che i soldi depositati in banca siano persi per il cliente o che ci sia un motivo valido per “non mettere più i tuoi soldi in Banca”. Al contrario, la sicurezza e l’utilità del deposito bancario derivano proprio dalla solidità dell’obbligo legale della banca di tenere a disposizione i fondi e di restituirli prontamente su richiesta del cliente. La banca, pur essendone proprietaria formale, ha il dovere di onorare i prelievi, i pagamenti e ogni altra disposizione data dal cliente.