No, le multe degli autovelox non hanno alcun valore | Non possono farti nulla: la Legge li ha distrutti totalmente

Illustrazione di una multa (Canva FOTO) - buildingcue.it
Le multe per autovelox sono molto temute, e molto salate. Eppure, possono perdere di valore, così come la multa.
Le multe per eccesso di velocità rilevate dagli autovelox sono tra le più comuni sulle strade italiane. Questi dispositivi, fissi o mobili, registrano la velocità dei veicoli e scattano automaticamente una sanzione se si supera il limite previsto.
Non tutti gli autovelox sono uguali: quelli fissi devono essere segnalati con anticipo e ben visibili, mentre quelli mobili possono essere più discreti, ma devono comunque rispettare regole precise. In entrambi i casi, i margini di tolleranza sono fissati per legge.
Le sanzioni variano in base all’entità dell’infrazione: si va da una semplice multa amministrativa fino alla sospensione della patente nei casi più gravi. In alcune situazioni, può scattare anche la decurtazione dei punti.
È importante sapere che le multe da autovelox possono essere contestate, ma solo se ci sono irregolarità nella segnalazione, nella taratura del dispositivo o nei tempi di notifica. Conoscere le regole aiuta a evitare sorprese e, soprattutto, a guidare con maggiore consapevolezza.
Una situazione da non sottovalutare
Chiunque guidi regolarmente ha vissuto almeno una volta quella sensazione strana: la strada sembra tranquilla, poi all’improvviso… flash, una multa in arrivo. Gli autovelox, spesso, sono percepiti più come trappole che come strumenti per la sicurezza. E da tempo si parla della necessità di rivedere il modo in cui vengono utilizzati. Ora, però, qualcosa sembra muoversi davvero.
Con un emendamento al cosiddetto decreto Infrastrutture, la situazione potrebbe cambiare. Come riportato da Alla Guida, a proposta prevede un censimento completo di tutti gli autovelox in Italia, con tanto di elenco pubblico, accessibile a chiunque. L’idea è creare una mappa ufficiale con posizione, marca, modello e stato di omologazione di ogni dispositivo. Si parla di oltre 11.000 apparecchi sparsi sul territorio nazionale, che da soli rappresentano circa il 10% del totale mondiale.
Una situazione completamente diversa
Come riportato da Alla Guida, dal 12 giugno 2025, sono entrate in vigore nuove regole pensate per fare chiarezza e limitare gli abusi. Gli autovelox dovranno rispettare precisi requisiti: non potranno essere piazzati ovunque, ma solo in tratti con alto tasso di incidenti, dovranno essere omologati e segnalati in modo evidente. Inoltre, dovranno esserci distanze minime tra un dispositivo e l’altro, e tra l’avviso e l’effettivo rilevatore.
Se questi parametri non vengono rispettati, l’autovelox dovrà essere disattivato. Questo significa che chi guida avrà la possibilità di conoscere in anticipo dove si trovano questi strumenti, e soprattutto di capire se eventuali sanzioni sono legittime. Se un autovelox non rispetta le nuove regole o non è omologato, la multa può essere annullata.