Lo stanno eliminando dalle auto, ma è un errore madornale | Allarme lanciato: solo grazie a lui è possibile salvare vite umane

La stanno eliminando dalle auto, ma ha sempre il suo perché e la sua utilità (Freepik Foto) - www.Buildingcue.it
Viviamo in un’epoca in cui tutto cambia a velocità sorprendente.
Ciò che oggi consideriamo fondamentale, domani potrebbe essere archiviato come superfluo. Il progresso, si sa, è spesso accompagnato da decisioni coraggiose, ma anche da scelte discutibili.
Le auto moderne sembrano ormai astronavi su quattro ruote: touchscreen ovunque, comandi vocali, assistenti virtuali, sensori che fanno tutto al posto nostro. Ogni viaggio è un’esperienza connessa, interattiva, digitale. Ma proprio in questa corsa al futuro, qualcosa di molto importante rischia di restare indietro.
Non è solo una questione di nostalgia o tradizione. A volte, ciò che consideriamo “vecchio” è in realtà ancora insostituibile. E la sua rimozione, per quanto possa sembrare logica a livello commerciale o estetico, potrebbe avere conseguenze impreviste.
C’è un dettaglio che accomuna quasi tutte le auto che abbiamo guidato finora. Qualcosa che ci ha tenuti informati, ci ha fatto compagnia nei viaggi lunghi, e in certi casi ci ha persino protetti. E ora, sta per sparire.
Una scelta che lascia senza parole
Secondo quanto riportato da MisterGadget.Tech, diverse case automobilistiche stanno progressivamente eliminando il sintonizzatore radio AM/FM dalle nuove vetture. Una decisione che sta passando sotto traccia, ma che rischia di rivelarsi un passo falso colossale.
Sebbene oggi siamo abituati a servizi in streaming e podcast, la radio “classica” svolge un ruolo ancora cruciale. Non solo per l’intrattenimento quotidiano, ma soprattutto in caso di emergenza. In momenti critici – blackout, catastrofi naturali, crisi di rete – è proprio il segnale radio a funzionare quando tutto il resto crolla.
La tecnologia che salva vite, ma che stiamo abbandonando
Non è un’esagerazione: la radio è un sistema di allerta nazionale. In moltissimi paesi, Italia inclusa, viene utilizzata dalla Protezione Civile e da enti pubblici per inviare messaggi urgenti alla popolazione. È affidabile, capillare e – a differenza di internet – non dipende da infrastrutture complesse. La sua rimozione dai veicoli comporta un rischio concreto: trovarsi completamente isolati proprio quando c’è più bisogno di ricevere informazioni tempestive. Per questo motivo, numerose autorità stanno lanciando un appello ai produttori: fermatevi finché siete in tempo.
In un mondo sempre più digitale, dovremmo chiederci se stiamo davvero costruendo un futuro più sicuro o solo più sofisticato. Il rischio è che, nell’entusiasmo per l’innovazione, si dimentichi ciò che funziona davvero. La radio non è solo un pezzo del passato: è un’ancora di salvezza silenziosa, sempre pronta a entrare in funzione. Prima di spegnerla per sempre, forse è il caso di ascoltarla ancora una volta. Potrebbe fare la differenza tra il silenzio… e la salvezza.