L’INPS lo ha appena comunicato ufficialmente | A giugno sarà una catastrofe per questi cittadini: meno soldi ed anche in ritardo

Illustrazione di una persona che ha appena controllato il conto (Pexels FOTO) - buildingcue.it
Purtroppo giugno non sarà un mese positivo per tutti. L’INPS lo ha comunicato da poco: ci saranno meno soldi.
L’INPS è quell’ente con cui, volenti o nolenti, tutti prima o poi hanno a che fare. Gestisce pensioni, disoccupazione, maternità, bonus vari… insomma, una macchina enorme. Ma proprio perché è così grande e coinvolge milioni di persone, capita che ogni tanto qualcosa vada storto.
Uno dei problemi più comuni è quando arrivano comunicazioni improvvise su pagamenti da fare. Magari una persona pensava di aver chiuso tutto correttamente e invece si ritrova una richiesta di conguaglio, o peggio ancora, una cartella con cifre che sembrano sbucate dal nulla. Succede spesso con autonomi, partite IVA o chi riceve prestazioni assistenziali.
A volte l’errore è tecnico, un calcolo sballato, un codice errato. Altre volte invece c’è di mezzo un cambio nelle regole, e chi non si aggiorna in tempo si trova spiazzato. La parte più frustrante? Cercare di parlare con qualcuno. I centralini sono spesso intasati e le risposte, quando arrivano, non sono sempre chiarissime.
Alla fine, tocca arrangiarsi tra file allo sportello, domande online, e-mail ignorate. E anche se l’INPS ha fatto passi avanti con i servizi digitali, il rapporto con i cittadini resta complicato. Un po’ per la burocrazia, un po’ perché la materia non è mai semplice.
Quando l’assegno arriva, ma…
Ogni mese, chi prende la pensione aspetta il cedolino con una certa ansia. Magari non lo dice, ma sotto sotto c’è sempre quella speranza che tutto fili liscio: cifra giusta, data giusta, nessuna sorpresa. E invece, a giugno 2025, le sorprese ci sono state eccome. E non proprio belle.
Molti pensionati si sono trovati con l’assegno più basso del solito e, come se non bastasse, anche in ritardo. Il motivo? Una di quelle combinazioni di date che sembrano fatte apposta per creare confusione: il 1° giugno era domenica, il 2 la Festa della Repubblica. Risultato? Tutto bloccato, pagamento slittato al 3 giugno. Per chi prende la pensione alle poste, poi, c’era anche la solita turnazione per ordine alfabetico.
Meno soldi, meno gioie…
Come riportato da maggiesfarm.it, molti si sono accorti che l’importo era più basso, anche di 50 euro o giù di lì. E lì è scattato il dubbio: “Ma che sta succedendo?”. La risposta è arrivata qualche giorno dopo: l’INPS ha iniziato a recuperare i bonus da 200 e 150 euro dati nel 2022 per il caro bollette.
Morale della favola? Meglio tenere sempre d’occhio il cedolino. Sul sito dell’INPS, con SPID o CIE, si può vedere tutto – anche se non è proprio intuitivo come navigazione, va detto. Inoltre, ogni tanto vale la pena dare un’occhiata agli avvisi ufficiali, giusto per non ritrovarsi spiazzati.