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In Giappone c’è una città uguale a Napoli | Il mare, il vulcano alle spalle e una storia millenaria da scoprire

Illustrazione di una Napoli giapponese (Canva FOTO) - buildingcue.it

Illustrazione di una Napoli giapponese (Canva FOTO) - buildingcue.it

Napoli è una città affascinante e unica al mondo, eppure una città in Giappone è molto simile alla città partenopea. Tu la conoscevi?

Alcune città italiane ricordano, per atmosfera o architettura, luoghi ben più lontani. Basta pensare a Venezia, con i suoi canali e ponti, che viene spesso paragonata ad Amsterdam o a Bruges, nonostante il suo fascino sia inconfondibilmente unico.

Anche Trieste ha qualcosa di mitteleuropeo: nei caffè storici e nei palazzi neoclassici riecheggia l’influenza asburgica, che la fa somigliare più a Vienna o a Budapest che a una classica città italiana. Un mix affascinante che racconta la sua storia di confine.

Allo stesso modo, ci sono città fuori dall’Italia che richiamano scorci italiani. Alcuni quartieri di Buenos Aires, come La Boca, ricordano Napoli per caos, colori e umanità, mentre piccole città della Svizzera italiana, come Lugano, sembrano versioni alpine di Como o Varese.

Questi legami non sono casuali: riflettono storie comuni, migrazioni, influenze architettoniche e culturali che attraversano i confini. E mostrano come, a volte, per ritrovare un pezzo d’Italia basta varcare la frontiera.

Quando viaggiare sembra déjà vu

Ci sono posti che, appena ci metti piede, ti fanno dire: “Aspetta… ma questo non assomiglia a…?”. Ed è proprio lì che scatta la magia. Succede a volte che una città italiana sembri uscita da un angolo di mondo completamente diverso, o che un luogo straniero abbia qualcosa che ricorda casa. Un dettaglio architettonico, un paesaggio, perfino l’aria che si respira. 

Queste somiglianze non sono solo estetiche, ma raccontano storie di scambi, influenze, viaggi, dominazioni… insomma, roba da manuale di storia ma anche da chiacchierata da bar. E sono proprio queste connessioni “a sorpresa” che rendono certi viaggi così sorprendenti: si parte per esplorare l’estero e si finisce per ritrovare un pezzo d’Italia.

Illustrazione di Kagoshima (Canva FOTO) - buildingcue.it
Illustrazione di Kagoshima (Canva FOTO) – buildingcue.it

Separate alla nascita…

Napoli, si sa, è una città che lascia il segno. Tra il mare, il Vesuvio, le strade strette e rumorose, il profumo del caffè, la pizza (ovvio), e quella sensazione continua di caos organizzato, c’è poco da fare: è un mondo a sé. Ma la cosa buffa è che, dall’altra parte del pianeta, esiste una città giapponese che le somiglia più di quanto si possa immaginare. Si chiama Kagoshima, ed è stata ribattezzata “la Napoli d’Oriente”.  Kagoshima ha il mare, ha il vulcano (il Sakurajima), ha un clima mite e, secondo chi ci è stato, ha anche un certo spirito vivace, familiare… .

Kagoshima ha una storia affascinante, legata al potente clan Shimazu, che l’ha governata per secoli durante il periodo feudale. Fu uno dei primi porti giapponesi ad aprirsi agli scambi con l’estero e giocò un ruolo chiave nella modernizzazione del Giappone, soprattutto nel XIX secolo. Proprio da qui partì Saigō Takamori, una figura simbolo della Restaurazione Meiji, spesso considerato l’ultimo vero samurai.