In autostrada bisogna rigare dritti | Anche la minima infrazione diventa un inferno: le telecamere entrano in auto e ti bastonano
Telecamere micidiali (Depositphotos foto) - www.buildingcue.it
Le autostrade cambiano volto: ora ogni manovra è sotto osservazione e le infrazioni più lievi non passano inosservate.
Guidare in autostrada, ormai, è diventata una specie di seconda natura per chi si sposta spesso. Sai dove devi rallentare, dove passano i camion, dove conviene tenersi sulla destra… insomma, la solita routine. Ma oggi quella stessa routine rischia di diventare una trappola, perché basta davvero un attimo di distrazione per finire sotto l’occhio – nemmeno tanto invisibile – di sistemi sempre più avanzati. E no, non si parla solo di superare i limiti.
Negli ultimi anni si è parlato un sacco di sicurezza stradale, controlli, responsabilità… tutte belle parole, ma che poi si traducono in una cosa sola: più occhi elettronici ovunque. Le autostrade, in particolare, sono diventate un po’ come un campo di prova per questi nuovi strumenti. Li piazzano, li testano, e poi li migliorano. E tu, che magari stai solo andando al lavoro o in vacanza, ti ritrovi nel mezzo di questo grande esperimento su quattro ruote.
C’è chi dice che servano per ridurre gli incidenti, chi invece grida allo scandalo per l’eccesso di controllo. Il fatto è che, piaccia o no, oggi basta un attimo per beccarsi una multa, anche se pensi di aver guidato in modo “normale”. Forse proprio quel gesto che fai sempre, senza pensarci, è esattamente ciò che ora viene punito. E no, non è paranoia: è realtà.
Il punto è che molti continuano a credere che le telecamere servano solo per beccare chi corre troppo. E invece no. O meglio, sì… ma anche molto altro. Quello che prima bastava risolvere con una frenatina, adesso non basta più. Perché le nuove tecnologie non si limitano a quanto vai veloce, ma guardano anche come ti comporti. E non perdonano.
Un sistema che cambia le regole del gioco
Come riporta ReportMotori.it, le nuove telecamere in autostrada stanno cambiando completamente approccio. Non si accontentano più di dirti che hai superato i 130 orari. Ora registrano movimenti, manovre, anche le intenzioni se potessero. Si chiamano Tutor 3.0 e, a quanto pare, sono molto più svegli dei precedenti.
Non è solo una questione di “vedere meglio”. È che questi aggeggi sanno riconoscere tutto: un sorpasso fatto male, uno zig zag tra le corsie, una frenata troppo brusca. Tutto viene memorizzato, analizzato… e multato, se necessario. Diciamo che non è più il vigile che ti ferma: è la macchina che ha già deciso per lui.

Cosa vede davvero chi ci osserva dall’alto
Ecco, la vera svolta sta proprio qui: non è più solo una questione di velocità. Le telecamere ora “leggono” anche quei comportamenti che prima passavano inosservati. Tipo? Sorpassi azzardati, cambi di corsia senza freccia, manovre fatte di fretta. Tutto. Anche se ti sembra di non aver fatto nulla di male, loro vedono… e giudicano.
In più, con il riconoscimento della targa, riescono a capire chi sei, o meglio, che tipo di conducente sei. Un neopatentato? Hai limiti diversi. E loro lo sanno. Fino a ieri i Tutor non potevano distinguere tra uno che può andare a 130 e uno fermo a 100. Adesso sì. E quindi anche una piccola distrazione può costarti cara.
