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Il legno ultrarobusto può sostituire acciaio e cemento nelle costruzioni?

Questo particolare legno, estremamente robusto, potrebbe sostituire alcuni materiale che in genere sono usati nelle costruzioni.

In un enorme capannone di un distretto industriale ancora incompleto, bracci robotici alti quanto un SUV provano e riprovano movimenti destinati a entrare a regime entro poche settimane. Da lì uscirà un materiale che sembra uscito da un laboratorio di fantascienza: un legno leggero, ma più resistente dell’acciaio, e con una serie di proprietà che lo rendono una vera anomalia nel panorama dei materiali da costruzione.

Come riportato da The Wall Street Journal, lo hanno battezzato Superwood, un nome che non lascia spazio a troppi dubbi. È il frutto del lavoro di InventWood, una startup che punta a trasformare scarti di legno tenero in elementi durevoli, resistenti al fuoco e persino capaci di fermare proiettili. L’idea è ambiziosa: sostituire parte dell’acciaio e del cemento nelle strutture con un prodotto ottenuto da materiale di scarto, altrimenti destinato a rimanere inutilizzato.

Il risultato, oltre a essere funzionale, colpisce anche esteticamente. Il processo di densificazione ne intensifica il colore e mette in risalto le venature naturali, conferendo alle tavole un aspetto quasi prezioso. Una tavoletta sottile qualche millimetro sembra indistruttibile: piegarla o spezzarla è un’impresa

Questa estate aprirà in Maryland la prima fabbrica al mondo dedicata alla produzione su larga scala. L’azienda prevede di venderlo a un prezzo simile a quello di rivestimenti di pregio o legni tropicali, mirando così sia al settore edilizio di fascia alta sia a quello del design di qualità.

Un’idea che affonda le radici nella ricerca

Il Superwood appartiene alla famiglia dei legni ingegnerizzati, un campo in forte espansione. Negli ultimi anni l’industria ha sviluppato soluzioni come l’OSB o il legno lamellare incrociato, capaci di sostituire parti di acciaio e cemento nelle strutture. InventWood si colloca in questa scia, ma con un salto tecnologico significativo.

Il procedimento alla base è stato messo a punto da Liangbing Hu, oggi professore alla Yale University ed ex direttore del Center for Materials Innovation dell’Università del Maryland. Hu è noto per aver sperimentato forme di legno trasparente, modellabile o persino elastico. Nel 2018, su Nature, ha presentato la tecnica che consente di cuocere e trattare chimicamente il legno per poi comprimerlo fino a ridurlo a un quarto dello spessore originale. In questo modo le fibre di cellulosa si avvicinano, i canali interni collassano e la densità cresce in modo impressionante, migliorando resistenza meccanica e stabilità termica.

Illustrazione di una struttura in legno (Canva FOTO) – buildingcue.it

Dal prototipo alla produzione industriale

Dopo l’eco iniziale in ambito scientifico, il progetto ha trovato la sua svolta con la fondazione di InventWood nel 2021. L’azienda ha ottenuto un finanziamento di 20 milioni di dollari dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti per scalare la produzione e ulteriori 30 milioni da investitori privati. Il primo stabilimento, esteso su 8.300 metri quadrati, è già pronto, e piani futuri prevedono impianti tripli in dimensioni.

La strategia iniziale punta ad applicazioni che richiedono poche certificazioni, come rivestimenti esterni, decking, recinzioni o infissi, tutti ambiti in cui può competere con legni tropicali per durata e resistenza agli agenti atmosferici. Per impieghi strutturali serviranno test aggiuntivi e nuovi processi costruttivi, visto che la resistenza del Superwood può rendere superfluo l’uso di giunti metallici. Le possibilità, però, non si fermano all’edilizia: la leggerezza e la robustezza lo rendono un potenziale sostituto della fibra di carbonio in settori come l’aeronautica, i veicoli elettrici e la produzione di gadget e computer portatili. 

Published by
Mattia Paparo