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Il Codice della Strada parla chiaro, se vuoi la targa devi pagare | Arriva l’ennesima tassa per gli italiana: tocca pagarla altrimenti non guidi

Pericolo auto

Quali sono i costi nascosti per chi ha un'auto? Alcune voci di spesa lasciano senza parole. Come funziona? (Canva Foto) - buildingcue.it

Quali sono i costi nascosti per chi ha un’auto? Alcune voci di spesa lasciano senza parole. Come funziona? Ecco cosa succede.

Chi ha un’auto deve sopportare il peso del superbollo, un’addizionale erariale per veicoli sopra i 185 kW. Anche se il valore del mezzo cala, la tassa resta la stessa. Dopo 5 anni si riduce, ma resta una spesa sproporzionata per chi ha auto potenti ma non di lusso.

La tassazione dei fringe benefit per auto aziendali è aumentata. Le auto a benzina o diesel sono tassate al 50%, mentre le ibride al 20% e le elettriche al 10%. Questo sistema penalizza chi non può accedere ad auto green.

L’ecotassa colpisce chi acquista auto nuove con emissioni superiori a 161 g/km di CO₂. Il costo parte da 1100 euro e supera i 2500 euro per modelli più inquinanti. Anche se il veicolo è necessario per lavoro o famiglia, la tassa si applica senza eccezioni.

Il bollo auto resta una tassa regionale basata su potenza e classe ambientale. Le differenze tra regioni generano disparità: un Euro 6 può pagare il doppio in Lombardia rispetto alla Basilicata. Le esenzioni sono limitate e revocate. Quali sono fli altri costi nascosti?

I costi nascosti

Tra le spese obbligatorie più discutibili c’è la revisione ministeriale, da effettuare ogni due anni. Il costo non è solo quello del controllo tecnico, ma anche delle eventuali riparazioni imposte per superare l’esame.

Le spese di immatricolazione e passaggio di proprietà sono tra le più criticate. Anche per i mezzi usati, il costo può superare i 500 euro, tra imposta provinciale, bollo e diritti di agenzia. Non esiste una tariffa unica nazionale, e le differenze tra province sono marcate. Qual è l’altro costo in arrivo?

Targa auto
La targa dell’auto (Canva Foto) – buildingcue.it

Le nuove targhe

In Italia è possibile richiedere una targa auto personalizzata, ma le regole sono precise. Come riportato da brocardi.it, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha autorizzato l’uso di combinazioni alfanumeriche personalizzate. Devono essere leggibili e non assegnate ad altre auto. La targa deve contenere sette caratteri, può avere lettere e numeri, ma non simboli grafici o spazi. Non sono ammessi riferimenti offensivi, politici o religiosi.

La richiesta va presentata alla Motorizzazione Civile, con pagamento di una marca da bollo da 16 euro, oltre ai costi di produzione e registrazione. L’auto deve essere o reimmatricolata, e la targa personalizzata non può essere trasferita su altri mezzi. In caso di furto o smarrimento, non è garantita la possibilità di riottenere la stessa combinazione. La personalizzazione non modifica la validità legale della targa, che resta soggetta alle regole del Codice della Strada.