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Finalmente l’hanno trovata | Ecco le terme di Cicerone: erano sommerse dal mare campano

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Scoperta antiche terme (Canva foto) - www.buildingcue.it

Sotto le acque di Baia riemerge un antico impianto termale romano: scoperte finalmente le terme di Cicerone.

Baia, la città che un tempo era definita la “Las Vegas” dell’antica Roma, continua a sorprendere con le sue meraviglie sommerse. Tra le rovine del porto voluto da Ottaviano Augusto, gli archeologi hanno individuato nuove strutture che testimoniano il lusso e la raffinatezza di quella località, frequentata da imperatori e uomini di potere.

Il Golfo di Napoli, con i suoi fondali ricchi di vestigia, custodisce ancora segni tangibili della grandezza romana. Nei secoli, i terremoti e i fenomeni vulcanici dei Campi Flegrei hanno fatto sprofondare interi quartieri, preservandoli sotto uno strato di acqua e sabbia. Quello che oggi riemerge è una pagina di storia che sembrava perduta.

Gli studiosi raccontano che Baia fosse celebre non solo per la sua posizione strategica, ma soprattutto per le acque termali considerate curative. Già nel II secolo a.C., la città attirava nobili e senatori che vi costruivano ville affacciate sul mare, trasformandola ben presto nel simbolo dell’ozio e del piacere.

Proprio in questo scenario, tra mosaici e statue sommerse, le ricerche più recenti hanno portato a scoperte che accendono nuove ipotesi. Il mito di Baia, infatti, sembra non avere fine e ogni immersione regala indizi sempre più preziosi.

Un ritrovamento che accende nuove ipotesi

Durante le indagini nella Zona B del Parco Archeologico Sommerso, a tre metri di profondità, è stato identificato un laconicum, cioè una sauna romana sorprendentemente ben conservata. Come spiega Focus, si tratta di un ambiente con pavimenti sospesi su piccole colonnine di laterizi, che permettevano la circolazione di aria calda prodotta da una fornace. Un sistema di condutture in terracotta diffondeva poi il calore lungo le pareti, riscaldando l’intera stanza.

Il pavimento a mosaico, ancora in parte leggibile, e i frammenti di ceramica ritrovati accanto all’impianto sono elementi cruciali per datare con precisione la costruzione. Questi dettagli potrebbero anche fornire indizi importanti sulle circostanze che portarono alla sua distruzione e al conseguente inabissamento.

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Terme Cicerone (Facebook Parco Archeologico Sommerso di Baia foto) – www.buildingcue.it

Il legame con Cicerone e le ricerche in corso

Alcuni ricercatori ipotizzano che questa struttura potesse far parte di una villa appartenuta a Cicerone, che nei suoi scritti raccontava di avere una residenza a Baia. L’oratore romano, come molti esponenti dell’élite, amava trascorrere periodi di svago in questo luogo ricco di fascino. Tuttavia, si tratta di un’ipotesi suggestiva che necessita ancora di conferme.

Gli scavi riprenderanno in autunno con interventi mirati al restauro del mosaico e alla conservazione delle pareti decorate. Ogni dettaglio, dalle tracce di affreschi ai materiali edilizi, potrà rivelarsi decisivo per stabilire se davvero il laconicum appartenesse alle terme private del celebre politico. Fino ad allora, Baia resta un mistero sommerso che continua ad affascinare studiosi e visitatori.