Dopo la batosta degli autovelox, i Comuni sono alla ricerca di altre entrate | La fantasia supera la realtà: stanno giocando multe per i motivi più disparati

Nuove soluzioni? (canva.com) - www.buildingcue.it
Senza autovelox, i Comuni cercano nuove fonti di reddito con sanzioni sempre più “fantasiose”: aumenta il malcontento della popolazione.
Negli anni recenti, i bilanci dei comuni italiani hanno affrontato crescenti difficoltà, incastrati tra la diminuzione dei fondi statali e l’aumento delle spese correnti.
In questi casi, molti comuni hanno adottato metodi di entrata sicuri, come le multe stradali, trasformatesi a loro volta da strumenti di prevenzione in fonti essenziali di finanziamento.
Tuttavia, con l’inasprimento sui rilevatori di velocità, cosa che ha ridotto sostanzialmente le entrate da sanzioni per eccesso di velocità, le amministrazioni locali devono ora trovare nuove forme di sanzione.
L’innovazione nelle leggi e nei regolamenti provoca quindi una sorta di “creatività punitiva“, portando a situazioni che talvolta appaiono assolutamente paradossali e che generano forti proteste tra cittadini, sempre più certi di essere vittime di un’invasione fiscale mascherata da protezione della sicurezza pubblica.
Comportamenti irreprensibili?
Come riportato da Impresamia.com, vari comuni italiani hanno scelto di introdurre sanzioni per comportamenti che superano le consuete infrazioni del Codice della Strada. Se in passato i controlli erano focalizzati principalmente su velocità e parcheggi irregolari, oggi l’attenzione si rivolge a pratiche quotidiane che, in molti casi, hanno decisamente poco a che fare con la sicurezza stradale.
Ad esempio, a Palermo, si possono ricevere multe se si gettano mozziconi di sigaretta a terra, se non si separano correttamente i rifiuti o se si lasciano sacchetti in orari vietati. In alcune località, addirittura, come Terni, secondo il T.U.E.I., si sanziona chi passeggia con il cane senza avere una bottiglietta d’acqua per pulire i marciapiedi, o chi si siede sui gradini di monumenti definiti “non accessibili”!
Come muoversi
Questo aumento delle sanzioni, sebbene soddisfi le amministrazioni comunali, solleva tuttavia forti perplessità sulla giustizia e sull’efficacia di tali misure, secondo la fonte. Da una parte, è certo che combattere comportamenti incivili migliori l’aspetto urbano e renda le città più vivibili. Dall’altra, però, c’è una convinzione diffusa che i comuni stiano intensificando l’uso delle multe come strumento fiscale, con il rischio elevato di generare sfiducia e insoddisfazione tra i cittadini. Di fatto, le nuove normative sembrerebbero più finalizzate a raccogliere fondi che a rieducare i cittadini inadempienti, guardando alle somme di alcune sanzioni.
Nel mentre, spiega la fonte, è consigliabile visitare frequentemente il sito web ufficiale del proprio Comune e aggiornarsi sui regolamenti vigenti, poiché le normative possono differire notevolmente da una città all’altra. Inoltre, non tutte le contravvenzioni sono sempre valide: se si riceve una sanzione, si ha la possibilità di fare ricorso al Giudice di Pace entro 30 giorni dalla ricezione della notifica, come indicato nell’articolo 204 bis del Codice della Strada, o al Prefetto entro 60 giorni.