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Dichiarazione dei Redditi, il Ministro Giorgetti bastona gli italiani | Addio a queste detrazioni: sarà un salasso indimenticabile

Dichiarazione dei Redditi, il Ministro Giorgetti bastona gli italiani | Addio a queste detrazioni: sarà un salasso indimenticabile

Il Governo non fa sconti (depositphotos.com) - www.buildingcue.it

La nuova dichiarazione dei redditi per il 2025 crea difficoltà a numerose famiglie italiane: vediamo quali sono le novità e chi ne è escluso.

In campo fiscale, ci sono delle modifiche che spesso passano inosservate, almeno fino a quando non si riflettono gravosamente sul bilancio e sui risparmi delle famiglie.

La dichiarazione dei redditi del 2025 rappresenta uno dei momenti dell’anno in cui molte famiglie italiane devono confrontarsi – letteralmente – con nuove norme fiscali.

Questa volta, però, le modifiche portano con sé non poche difficoltà. Infatti, nel testo della Legge di Bilancio si nasconde una modifica rilevante riguardante le detrazioni.

A risentirne in modo particolare saranno quei nuclei familiari che attualmente sostengono situazioni economicamente fragili, specialmente se si trascinano a lungo.

Chi riguarderà

A partire dal 15 maggio, i contribuenti possono iniziare a consultare e inviare il modello 730 precompilato, e molti di loro si stanno già organizzando per ricevere i rimborsi entro l’estate. Tuttavia, per un gran numero di genitori, questa stagione fiscale è ben poco da festeggiare: una delle agevolazioni più diffuse e significative – la detrazione per i figli a carico – subisce un ridimensionamento che ha già generato polemiche.

Secondo City Rumors, la manovra economica per il 2025, approvata dal Governo Meloni, introduce una novità chiave nel sistema delle detrazioni IRPEF: da ora in poi, l’età dei figli a carico sarà un fattore cruciale, più del loro reddito. Fino al 2024, era possibile beneficiare delle detrazioni se il figlio aveva meno di 24 anni e un reddito inferiore a 4. 000 euro, oppure – senza limiti di età – se il reddito era al di sotto dei 2. 840,51 euro. Oltre a ciò, da quest’anno, non ci saranno più detrazioni per i figli sopra i 30 anni, a meno che non siano disabili riconosciuti ai sensi della Legge 104.

modello 730
Una modifica che fa discutere (depositphotos.com) – www.buildingcue.it

Le motivazioni

Come evidenziato dalla fonte, l’obiettivo è restringere le agevolazioni alle situazioni di maggiore difficoltà economica, limitando l’accesso a chi ha redditi medi e bassi. Il limite è stato fissato a 75. 000 euro all’anno: chi guadagna oltre questa soglia non ha diritto a nessuna detrazione per i figli, a prescindere dalle circostanze. Ma la vera novità, e anche la più controversa, è il taglio in base all’età anagrafica.

Secondo alcuni esperti, il provvedimento potrebbe penalizzare proprio quelle fasce della popolazione che, pur non vivendo in povertà, si trovano in situazioni di vulnerabilità economica: infatti, il taglio delle detrazioni non considera il contesto sociale e lavorativo attuale di molti giovani oltre i 30 anni, né il fatto che l’età media di uscita dalla famiglia in Italia è tra le più elevate in Europa. La proposta, pur volendo riequilibrare i conti pubblici, appare però come una “pressione nascosta”, rivolta a colpire coloro che già portano il peso maggiore della gestione familiare.