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Cucina, finita l’era del marmo | Sostituiscilo subito così: piu pratico e meno costoso

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Cucina (Canva foto) - www.buildingcue.it

Piani di lavoro in cucina: i materiali ideali per combinare estetica, praticità e resistenza. Una scelta consapevole per un ambiente migliore.

La cucina è uno degli ambienti più vissuti e funzionali della casa, un luogo dove estetica e praticità devono andare di pari passo. La scelta dei materiali per i piani di lavoro e i rivestimenti è cruciale, in quanto devono resistere all’uso quotidiano, all’umidità, al calore e al contatto con alimenti e liquidi.

Il mercato offre una vasta gamma di opzioni, dai materiali naturali a quelli sintetici, ognuno con le proprie caratteristiche in termini di bellezza, durabilità, resistenza e manutenzione. Orientarsi tra le diverse possibilità e scegliere il materiale più adatto alle proprie esigenze può essere una sfida.

Spesso, alcuni materiali considerati classici e intramontabili possono presentare, all’atto pratico, degli svantaggi in un ambiente così “operativo” come la cucina, richiedendo attenzioni particolari per mantenere la loro bellezza nel tempo.

Esplorare alternative che offrano una maggiore resistenza e una manutenzione più semplice, pur garantendo un’estetica accattivante, è un obiettivo per chi progetta o rinnova questo spazio fondamentale della casa.

Marmo in cucina: bellezza classica, ma richiede troppa cura

Il marmo è un materiale naturale di grande bellezza, apprezzato per la sua eleganza classica e la sua capacità di rendere ogni ambiente sofisticato. È stato per molto tempo uno dei materiali più ricorrenti per i piani di lavoro e i paraschizzi nelle cucine.

Secondo l’opinione di ingegneri ed esperti di interior design, pur essendo bellissimo, il marmo presenta degli svantaggi significativi nell’uso quotidiano in cucina che lo rendono un materiale che “richiede troppa cura”. La sua principale criticità è la porosità: assorbe facilmente i liquidi come vino, olio o succo di limone, e le macchie tendono a diventare permanenti. Inoltre, il marmo si usura facilmente, richiede una manutenzione accurata e non resiste bene al passare del tempo in un ambiente dove si preparano cibi e si maneggiano liquidi.

Cucina domestica
Cucina di casa (Canva Foto) – www.managementcue.it

Alternative più pratiche e resistenti: quarzo, granito e non solo

Di fronte alle criticità del marmo in cucina, gli esperti suggeriscono di optare per alternative più pratiche e resistenti, materiali come il quarzo e il granito sono considerati ottime soluzioni. Sono più resistenti alle macchie e all’usura quotidiana rispetto al marmo e prevengono i graffi. La quarzite e la pietra sinterizzata sono altre alternative altamente funzionali e resistenti.

Il marmo, una volta sigillato, è invece considerato perfetto per ambienti come i bagni, i caminetti o dettagli decorativi, dove non è esposto allo stesso tipo di stress quotidiano della cucina. Per i piani di lavoro in cucina, materiali come quarzo, granito, quarzite e pietra sinterizzata sono considerati alternative più pratiche e resistenti rispetto al marmo, che è poroso e si macchia/usura facilmente, e che sono consigliati per la loro funzionalità e durabilità nell’ambiente cucina.