Codice della Strada, non vogliono più farti prendere il motorino | Ogni volta che ti beccano sono dolori: meglio comprare un’auto

Illustrazione di una persona in motorino (Canva FOTO) - buildingcue.it
Purtroppo, prendere il motorino non varrà più la pena. Si rischia davvero tanto per via di queste regole (e non solo!).
Il motorino è spesso il primo mezzo di libertà per molti ragazzi, ma porta con sé anche una serie di problemi pratici, soprattutto quando si parla di multe. Piccole distrazioni o leggerezze possono trasformarsi facilmente in sanzioni.
Una delle infrazioni più comuni riguarda il casco: non indossarlo correttamente o dimenticarlo del tutto comporta multe salate e persino il fermo del veicolo. È un gesto semplice, ma ancora oggi sottovalutato.
Altri problemi frequenti riguardano documenti e assicurazione. Circolare senza libretto aggiornato, senza revisione o con polizza scaduta significa rischiare sanzioni pesanti, spesso superiori al valore stesso del motorino.
Infine, c’è il tema della velocità e delle modifiche non autorizzate. Togliere i blocchi o truccare il mezzo può sembrare un gioco, ma in realtà espone a multe severe e, in alcuni casi, al sequestro del ciclomotore. Un richiamo al fatto che, anche su due ruote, la sicurezza e le regole non sono mai opzionali.
Una situazione particolare
Chi usa la moto o lo scooter lo sa bene: negli ultimi anni sembra che i controlli si siano moltiplicati e che le regole siano diventate più strette. Non è solo una sensazione, perché il nuovo Codice della Strada punta proprio a rendere la vita dei centauri molto più sorvegliata.
La motivazione è sempre la stessa: la sicurezza. Un concetto che, sulla carta, è sacrosanto, ma che nella pratica si traduce in norme severe e in multe che possono diventare pesanti anche per piccole disattenzioni. È un po’ come se si volesse ricordare di continuo che chi viaggia su due ruote deve muoversi con ancora più cautela rispetto a chi guida un’auto.
Cosa accade realmente?
Come riportato da Motociclismo Fuoristrada, il nuovo Codice non fa sconti: per moto e scooter valgono le stesse regole sull’alcol già previste per le auto. Con un tasso compreso fra 0,5 e 0,8 g/l la sanzione può andare da 573 a 2.170 euro, una cifra che rischia di pesare molto di più di una riparazione meccanica. Dal luglio 2025 è inoltre entrato in vigore l’attestato di rischio europeo, un documento pensato per rendere immediata l’identificazione della compagnia assicurativa.
Le restrizioni non si fermano qui. Milano, ad esempio, dal 1° ottobre bloccherà in Area B gli scooter a due tempi Euro 1 e i quattro tempi Euro 3, segnando un altro passo verso limiti ambientali sempre più rigidi. Questo significa che chi non aggiornerà il proprio mezzo rischia di trovarsi davanti a divieti di accesso o a multe salate, anche in zone considerate fondamentali per la vita quotidiana.