Citofono di casa, da qui partono i guai in estate | Con una risposta mancata perdi tutto: ti svuotano anche la dispensa

Illustrazione di un citofono (Canva FOTO) - buildingcue.it
Purtroppo, anche un citofono può essere molto pericoloso, e se nel caso non rispondessi sarebbe un bel problema.
Il citofono, quel piccolo apparecchio che squilla all’improvviso, è spesso sottovalutato. In realtà, rispondere sempre non è solo questione di cortesia: è un gesto che riguarda sicurezza e controllo.
Quando suona, potrebbe trattarsi di un vicino, di un corriere o di un tecnico. Sapere subito chi c’è dall’altra parte evita sorprese e riduce il rischio di fraintendimenti. È un po’ come aprire una finestra sull’ingresso: si ottiene un’informazione in tempo reale, senza dover lasciare la porta incustodita.
C’è poi un aspetto legato alla prevenzione. Molti tentativi di truffa o intrusione iniziano proprio dal citofono. Rispondere consente di valutare la voce, il tono, le spiegazioni di chi chiama, e decidere se aprire o meno. È un primo filtro di sicurezza, semplice ma efficace.
Infine, rispondere sempre favorisce la buona convivenza. Che si viva in condominio o in una casa singola, mantenere un contatto diretto con chi bussa o suona rafforza i rapporti e aiuta a gestire piccoli imprevisti quotidiani con più serenità.
Una situazione particolare
Negli ultimi mesi, si sta diffondendo una tecnica piuttosto subdola utilizzata da ladri e malintenzionati per capire se un’abitazione è vuota o meno. Non serve nemmeno troppa fantasia: il trucco sta nel suonare al citofono in momenti diversi della giornata, anche più volte nell’arco della stessa settimana, per osservare se e quando qualcuno risponde.
A prima vista, può sembrare un comportamento casuale, magari un errore o uno scherzo di cattivo gusto. In realtà, per chi lo mette in pratica, è un modo per raccogliere informazioni senza destare sospetti. Più chiamate ignorate ci sono, più cresce la probabilità che la casa venga considerata “libera” e quindi più appetibile come obiettivo.
Un problema da non sottovalutare
Il problema è che, come riportato da La Casa Madre, anche il semplice non rispondere, oppure il tono usato quando si prende la chiamata, può rivelare dettagli preziosi. Una voce anziana, ad esempio, può far intuire una possibile vulnerabilità; l’assenza di una voce maschile può essere interpretata, nel loro linguaggio, come un segnale di minore rischio per chi vuole entrare.
Non è raro che, dopo queste “prove”, i malintenzionati lascino piccoli segni vicino al portone o al citofono: graffi, simboli strani, numeri appena visibili. Sono codici che forniscono indicazioni. Gli esperti consigliano di non sottovalutare questo genere di comportamenti. Rispondere al citofono, anche solo con poche parole generiche, può bastare per dare l’impressione di una presenza costante, scoraggiando chi osserva.