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Che botta dai Comuni, nuova stangata per gli italiani | Arrivano gli aumenti sulla TARI: prepararsi al peggio

Illustrazione di alcuni bidoni (Pixabay FOTO) - buildingcue.it

Illustrazione di alcuni bidoni (Pixabay FOTO) - buildingcue.it

Purtroppo per molti comuni sarà difficile gestire la TARI, soprattutto per via di questi aumenti che non promettono nulla di buono.

La TARI è la tassa sui rifiuti che ogni cittadino o azienda deve pagare per finanziare il servizio di raccolta e smaltimento. È un tributo comunale, quindi può variare leggermente da città a città, ma la logica di calcolo segue linee comuni definite a livello nazionale.

Per le abitazioni, la TARI si calcola in base a due elementi principali: la superficie calpestabile dell’immobile (in metri quadrati) e il numero di occupanti. Più grande è la casa e maggiore è il numero di persone che ci vivono, più alta sarà la tassa, perché si presume che si producano più rifiuti.

Per le attività commerciali, artigianali o industriali, il calcolo avviene in base alla categoria di utilizzo e alla metratura. Alcune attività, come ristoranti o supermercati, producono più rifiuti e quindi pagano tariffe più elevate rispetto, ad esempio, a un ufficio.

Ogni Comune stabilisce annualmente le proprie tariffe, che possono prevedere agevolazioni o esenzioni per famiglie numerose, persone con disabilità, o casi di comprovato disagio economico. È sempre utile consultare il regolamento locale per conoscere le condizioni aggiornate.

La sorpresa nelle bollette

C’è chi lo sospettava, chi lo temeva… e ora è ufficiale: nel 2025 la TARI, cioè la tassa sui rifiuti, subirà un aumento piuttosto netto. Parliamo di un rincaro che va dal 6 al 7 per cento, confermato nero su bianco dalla commissaria straordinaria Giuliana Perrotta. La comunicazione è arrivata dalla Direzione Tributi del Comune di Taranto e si basa su dati già anticipati nei mesi scorsi dalla Gazzetta del Mezzogiorno, lo scorso 9 maggio.

Anche se le nuove tariffe precise non sono ancora state pubblicate, un esempio pratico aiuta a capire di che cifre stiamo parlando: per un’abitazione di circa 100 metri quadri, abitata da una famiglia di tre persone, il conto passerà da circa 420 euro a 449. Un incremento che, sulla carta, potrebbe sembrare contenuto, ma che pesa eccome, soprattutto se sommato ad altre voci che incidono già su bilanci familiari sempre più tesi (Fonte: altaformazionemusicale.it). 

Illustrazione di alcuni cassonetti (Depositphotos foto) - www.buildingcue.it
Illustrazione di alcuni cassonetti (Depositphotos foto) – www.buildingcue.it

Perché la tassa sale e come si pagherà

Ma cosa c’è dietro questo aumento? Il meccanismo è piuttosto diretto: la TARI viene aggiornata in base ai costi effettivi sostenuti dal Comune nel corso dell’anno precedente. Nel caso specifico, quelli del 2023. Tra spese per la pulizia urbana, smaltimento dei rifiuti, stipendi del personale e logistica varia, il bilancio è cresciuto e a coprire la differenza saranno i cittadini.

Per il pagamento, la regola resta la solita: quattro rate distribuite nell’anno (30 giugno, 31 agosto, 30 ottobre e 31 dicembre). Tuttavia, c’è una certa incertezza sulla tempistica degli avvisi. Il Comune non esclude infatti un possibile slittamento della prima scadenza a fine luglio, nel caso in cui le comunicazioni ufficiali non arrivino in tempo. Un piccolo margine, forse, ma che non cambia la sostanza: la tassa va pagata, e quest’anno sarà più salata del solito (Fonte: altaformazionemusicale.it).