Bollo Auto, brutte sorprese per gli automobilisti | Il Governo ha cambiato tutto e le regioni hanno le mani legate: nuove sassate ed addio rateizzazioni

Illustrazione del bollo auto (Canva FOTO) - buildingcue.it
Il bollo auto non smette mai di sorprendere, e cambiano alcune regole importantissime a cui bisogna prestare attenzione.
Il bollo auto è una delle imposte più conosciute (e spesso meno amate) dagli automobilisti italiani. Non si tratta di un pagamento legato all’uso del veicolo, ma al semplice fatto di possederlo: anche se l’auto resta ferma in garage, il bollo va comunque pagato.
È una tassa regionale, quindi l’importo e alcune regole possono variare leggermente da una zona all’altra. L’ammontare dipende soprattutto dalla potenza del veicolo espressa in kilowatt e dalla classe ambientale.
Il pagamento è annuale e ha scadenze diverse in base al mese di immatricolazione o di rinnovo. Esistono diversi canali per saldarlo, dalle tabaccherie ai servizi online, fino alle app bancarie. L’importante è rispettare la data limite per evitare more e interessi.
Oltre all’obbligo, esistono anche agevolazioni: alcune categorie di veicoli storici o a basse emissioni possono godere di esenzioni o sconti. Informarsi in anticipo permette di risparmiare e di evitare brutte sorprese al momento del rinnovo.
Cambiano le regole!
Il bollo auto, quella tassa che ogni automobilista deve mettere in conto, non è certo una novità. Ma le regole possono cambiare, e quando lo fanno, rischiano di cogliere di sorpresa chi non è aggiornato. Spesso si pensa che, almeno su questo fronte, ci sia una certa stabilità… invece le novità sono dietro l’angolo e non sempre vanno nella direzione più comoda per il contribuente.
Tra scadenze fisse e pagamenti dilazionati, per anni il sistema ha funzionato in modo piuttosto prevedibile. Ora, però, le cose si stanno muovendo in un’altra direzione. Alcuni cambiamenti sono già in agenda e non riguardano solo dettagli marginali, ma toccano proprio le modalità e i tempi con cui l’imposta andrà versata.
Quali sono queste regole?
Come riportato da USPMS, dal 1° gennaio 2026 per i veicoli di nuova immatricolazione non sarà più possibile pagare il bollo a rate o con piani di dilazione. E non è tutto: la data di scadenza non seguirà più il calendario stabilito dalla propria regione, ma verrà calcolata in base al mese successivo all’immatricolazione. In pratica, un’auto immatricolata a marzo dovrà saldare il bollo entro il 30 aprile dell’anno successivo.
Restano comunque le agevolazioni per alcune categorie: veicoli elettrici, ibridi e mezzi intestati a persone con disabilità continueranno a beneficiare di esenzioni o riduzioni, anche se la decisione finale spetterà alle singole regioni. Un aspetto che rende ancora più importante verificare ogni anno le regole locali, perché non sempre restano immutate.