Batoste in strada per tutti gli italiani | Hanno cambiato l’utilizzo agli autovelox: qualsiasi cosa fai sei finito
Limiti di velocità, li devi rispettare così (Freepik Foto) - www.buildingcue.it
Negli ultimi mesi il tema della sicurezza stradale è tornato prepotentemente al centro dell’attenzione.
Sempre più automobilisti si chiedono come cambiano le regole e quali strumenti vengono adottati per rendere le strade più sicure. Appare necessario stabilire limiti e regole, cercando un nuovo equilibrio.
Non è più sufficiente conoscere solo i limiti di velocità: il contesto generale della circolazione stradale sta evolvendo rapidamente. Rapidamente allo scopo di garantire a tutti un equo diritto alla sicurezza.
Per questo motivo, è importante avvicinarsi a questi cambiamenti con uno sguardo informato e consapevole, senza farsi cogliere impreparati.
Guidare e fare attenzione, senza per questo perdere la gioia della guida libera, può essere possibile grazie alla tecnologia moderna, sempre un passo avanti.
Controlli e gestione della circolazione
Le nuove disposizioni introducono criteri più chiari e rigorosi sull’installazione e l’utilizzo dei dispositivi automatici di rilevazione della velocità. I nuovi autovelox sono già installati e attivati. Viene posto al centro il principio di trasparenza: ogni postazione deve essere visibile, motivata e conforme a requisiti tecnici precisi, a tutela sia dell’automobilista sia dell’ente gestore. I conducenti devono inoltre considerare che rispettare i limiti non basta: è necessario comprendere le condizioni in cui un rilevatore può operare correttamente. Questo approccio favorisce una gestione più equilibrata dei controlli e consente di tutelare i diritti di chi guida senza compromettere la sicurezza stradale. Tra le novità più significative figura il dispositivo SV3, soprannominato “sorpassometro”, progettato per rilevare automaticamente i sorpassi vietati e le alte velocità.
Il sistema combina sensori integrati nel manto stradale con telecamere ad alta definizione, che registrano brevi filmati quando viene commessa un’infrazione, trasmessi poi alle forze dell’ordine per la verifica. Ogni installazione è approvata dal Prefetto, individuando i tratti più a rischio, come curve cieche o rettilinei pericolosi, per massimizzare la sicurezza. Le sanzioni vanno dai 42 ai 666 euro per sorpassi vietati, fino a 1.300 euro per infrazioni gravi come la guida contromano. Grazie alla precisione dei sensori e alla tracciabilità dei filmati, le multe diventano difficili da contestare, mentre gli automobilisti mantengono comunque la possibilità di ricorso entro i termini previsti. L’obiettivo dichiarato del SV3 è ridurre drasticamente i sorpassi pericolosi, aumentando la sicurezza in zone urbane e periurbane, dove queste manovre rappresentano ancora una parte significativa degli incidenti gravi.

Applicazione e parametri tecnici
Le norme stabiliscono che le postazioni possono essere collocate solo su strade che soddisfano specifici requisiti di tipo e limite di velocità. I dispositivi già esistenti devono essere adeguati entro scadenze precise: in caso contrario, le rilevazioni potrebbero non avere valore legale, aprendo la strada a possibili contestazioni. Inoltre, la distanza tra il cartello di preavviso e il dispositivo varia a seconda della tipologia di strada: extraurbane principali, urbane di scorrimento e locali hanno parametri diversi, tutti definiti dal decreto.
L’autorizzazione prefettizia rimane un requisito fondamentale, garantendo che ogni postazione sia ufficialmente legittima e conforme alle norme. Oltre ai parametri fisici e procedurali, le nuove regole pongono attenzione anche al tipo di rilevazione effettuata: alcuni dispositivi moderni non si limitano a misurare la velocità, ma possono rilevare sorpassi vietati, passaggi con semaforo rosso e comportamenti pericolosi su curve o incroci. Questo significa che la tecnologia diventa più precisa, ma richiede agli automobilisti di essere maggiormente consapevoli delle proprie azioni alla guida. In parallelo, le amministrazioni locali devono aggiornare la segnaletica e fornire informazioni chiare agli utenti: la mancata comunicazione o l’errata installazione può essere motivo di contestazione legale. In sostanza, l’adeguamento non è solo tecnico ma anche organizzativo: richiede collaborazione tra enti, prefetture e cittadini, affinché il sistema funzioni correttamente, tuteli la sicurezza e mantenga trasparenza nell’applicazione delle sanzioni.
