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Autovelox, quando li vedi puoi scompisciarti dalle risate | Possono solo farti la foto: le multe non devi pagarle più

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Autovelox irregolari su strada (Canva foto) - www.buildingcue.it

Non tutti gli autovelox saranno più validi: arrivano nuove regole che cambiano il modo di fare le multe, come riconoscerli.

Da anni, l’autovelox è diventato un incubo quotidiano per milioni di automobilisti italiani. Spuntano ovunque, spesso mimetizzati o segnalati all’ultimo secondo, lasciando poco margine per rallentare. Il risultato? Migliaia di multe che, a volte, sembrano più una trappola che una misura per la sicurezza.

In molte città si ha la sensazione che l’uso degli autovelox risponda più a logiche economiche che a esigenze di protezione stradale. I cittadini si trovano a dover gestire sanzioni salate, spesso per pochi chilometri in più rispetto al limite, su tratti in cui la velocità richiesta appare persino eccessivamente bassa. E così, cresce la frustrazione verso questi strumenti di controllo.

Negli ultimi anni sono aumentati i ricorsi, proprio perché molti dispositivi installati dai Comuni non risultano perfettamente regolari. Alcuni non rispettano le distanze minime di segnalazione, altri addirittura non sono stati correttamente omologati. Un dettaglio che può fare la differenza tra una multa valida e una completamente da annullare.

La situazione si è fatta talmente critica che perfino le istituzioni hanno deciso di intervenire. Il malcontento è troppo diffuso per essere ignorato, e le regole che finora hanno permesso un uso spesso arbitrario degli autovelox sembrano destinate a cambiare. Ma come, e soprattutto: quali multe sono ancora da pagare?

Regole nuove e strumenti da rifare

Dal luglio 2025, come riporta Report Motori, sono entrate in vigore norme molto più severe che costringeranno tutti i Comuni a rimuovere gli autovelox non omologati. Questo significa che, se un dispositivo non è stato certificato con appositi test, non potrà più essere usato per rilevare infrazioni. In alcuni casi, i cittadini potranno perfino richiedere un risarcimento per le multe ricevute in passato.

Le nuove disposizioni prevedono anche obblighi di trasparenza e preavviso. Gli autovelox dovranno essere segnalati almeno 3 km prima sulle strade extraurbane e 1 km prima sulle secondarie. Inoltre, non potranno più essere utilizzati per sanzionare in aree come la Zona 30, dove la rilevazione massima ammessa sarà limitata a 50 km/h.

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Autovelox su strada (Canva foto) – www.buildingcue.it

La svolta che cambia le multe

Ma la vera novità è che, senza l’omologazione, gli autovelox non hanno più valore legale. Questo vuol dire che le eventuali foto scattate non possono essere usate come prova valida per multare. In pratica, se un dispositivo non compare sulla mappa ufficiale del Ministero e non è sottoposto a un aggiornamento ogni 60 giorni, la multa è contestabile e non va pagata.

Questa rivoluzione nel Codice della Strada porta finalmente un po’ di chiarezza. Ora, i cittadini potranno verificare facilmente se l’autovelox che li ha sanzionati è regolare. In caso contrario, niente più multe da pagare: resta solo una fotografia, ma nessuna sanzione da temere.