Autovelox, adesso quando ti arriva la multa puoi farti una grassa risata | La Legge le ha trasformate in carta straccia: puoi farci i coriandoli

Autovelox e novità (Depositphotos foto) - www.buildingcue.it
Una recente decisione del tribunale ribalta le regole sulle multe da autovelox: ecco cosa può davvero annullarle.
Guidare in città ormai significa convivere con mille occhi puntati addosso. O meglio, mille sensori, telecamere, radar. Tra tutti, l’autovelox resta il più temuto. Fa scattare la foto, e pochi giorni dopo, zac! La multa a casa. Però ultimamente qualcosa è cambiato.
Il punto non è solo “hai superato il limite o no?”, ma come viene dimostrato. E qui si apre un mondo. Perché non basta un dispositivo lì per strada: ci vogliono una marea di documentazioni. Senza quelle carte, la multa può anche finire… nel cestino. O magari diventare un bel ricordo da incorniciare.
Questa attenzione crescente nasce anche da una certa disillusione. C’è chi vede gli autovelox come strumenti di sicurezza, ma tanti iniziano a sospettare che dietro ci sia anche un interesse economico. E allora ecco che ci si informa, si leggono le leggi, si cerca il cavillo.
Insomma, quella che un tempo era una sanzione automatica, oggi è diventata un punto di partenza per una bella battaglia legale. E la parte buffa è che a volte basta una semplice omissione, un documento non allegato, per ribaltare tutto. Quindi sì, la carta della multa può avere molti usi.
Il dettaglio che può fare tutta la differenza
Come riporta Virgilio.it, la Cassazione, già dal 2015 (sentenza n.113), ha messo in chiaro le regole del gioco: ogni autovelox deve essere controllato regolarmente, altrimenti le multe non valgono nulla. La verifica tecnica è obbligatoria, e se non c’è, è come se il dispositivo fosse spento. Negli anni, diversi tribunali – da Savona a Napoli – hanno confermato questa linea, annullando multe e in certi casi condannando anche i Comuni al rimborso delle spese legali.
Non è solo una questione di carta. Bisogna distinguere tra omologazione, approvazione e… taratura. La taratura è quella che davvero conta: è la prova che l’autovelox misura correttamente. E poi c’è pure la “verifica funzionale”, che attesta che in quel preciso momento il dispositivo stava davvero funzionando. Senza questi pezzi, il verbale traballa. Anzi, può crollare del tutto.
Un verdetto che ha lasciato il segno
Nel giugno 2025, il Tribunale di Frosinone ha fatto scalpore: un automobilista multato ha fatto ricorso e ha avuto la meglio. Perché? Mancava la prova che l’autovelox fosse funzionante al momento dell’infrazione. La sola taratura annuale non bastava. Il giudice ha detto: servono prove concrete, documenti certi. Altrimenti, niente sanzione. E così, il verbale è stato annullato.
È un precedente pesante. Da quel momento, tanti automobilisti hanno iniziato a guardare le multe con occhi diversi. E gli enti locali ora devono stare molto più attenti. Senza carte alla mano, senza la documentazione completa, la sanzione rischia di non reggere in tribunale.