Automobilisti sottomessi a Cerbero, il cane infernale | I suoi occhi fanno davvero paura: in pochi giorni migliaia di batoste in strada

Automobilisti disperati cerbero (Canva foto) - www.buildingcue.it
Un sistema silenzioso ma inarrestabile trasforma le strade in un campo minato per gli automobilisti distratti.
A Roma ci sono occhi che osservano senza essere visti, e che non lasciano scampo a chi si concede anche solo un attimo di disattenzione. Nessun lampeggiante, nessun fischietto, solo una presenza discreta che si muove tra il traffico, trasformando ogni via della città in un possibile teatro di sanzioni.
L’idea che ogni automobile possa essere controllata mentre è ferma, magari solo per pochi minuti, ha riaperto il dibattito sulla linea sottile che separa la sicurezza dalla sorveglianza. In molti si chiedono se si stia andando verso una città più ordinata o verso un futuro in cui il margine d’errore viene azzerato. Quel che è certo è che i controlli sono diventati così capillari da sembrare invisibili.
Le prime reazioni non si sono fatte attendere. Tra chi parla di un salto di qualità nel rispetto delle regole e chi invece denuncia una caccia al trasgressore, si fa strada una nuova consapevolezza: le regole non sono più negoziabili. E chi sbaglia paga, a prescindere dalle circostanze.
Anche perché l’occhio elettronico non ammette distrazioni né interpretazioni.
Una tecnologia che non lascia scampo
Non è fantascienza, ma un sistema operativo reale che ha preso il nome di Cerbero, in onore del leggendario cane a tre teste che sorvegliava gli Inferi. In questo caso, il guardiano infernale ha un solo occhio, ma è sufficiente per scansionare centinaia di targhe al minuto, verificando assicurazioni, bolli e pagamenti della sosta. Basta una frazione di secondo perché il sistema identifichi l’infrazione e la segnali all’agente, che decide se convalidare la multa.
Come riportato da Autoblog, nei primi cinque mesi del 2025 il sistema Cerbero ha prodotto oltre 460.000 multe sulle strade di Roma. Un numero che dà la misura dell’efficienza del sistema, ma anche della portata del fenomeno della sosta irregolare in città. Non è solo un tema di regole, ma di abitudini consolidate che ora si scontrano con una presenza inflessibile.
Migliaia di multe e nessuno escluso
Le cifre non lasciano spazio a dubbi: una media di quasi 100.000 multe al mese e un monitoraggio costante che non fa distinzione tra veicoli elettrici, utilitarie o SUV. Cerbero non fa favoritismi: se l’infrazione c’è, la rileva. Il sindaco Gualtieri ha definito il sistema “uno strumento efficace contro la doppia fila e la sosta selvaggia”, rassicurando i cittadini sul fatto che la validazione resta sempre nelle mani di un agente.
Ma l’effetto più tangibile è nella percezione degli automobilisti, che iniziano a sentirsi osservati in ogni angolo della città. «Cerbero non dorme mai», si dice tra le strade di Roma. E sebbene non ringhi né abbaia, è diventato il nuovo incubo di chi guida senza rispettare le regole.