Attenzione alla passata di pomodoro del supermercato, queste sono da evitare | L’unica da acquistare è questa

Diffidate dalle imitazioni (canva.com) - www.buildingcue.it
Chi non ama la passata di pomodoro? Ma attenzione: non tutte sono uguali e, soprattutto, buone. Perché queste vanno evitate come la lebbra!
Il pomodoro, vero emblema della tradizione gastronomica mediterranea e del sud Europa, è un ingrediente imprescindibile nelle case italiane (specialmente la mia).
Che si tratti del sugo domenicale o di preparazioni più basilari, la passata di pomodoro è l’elemento centrale di tanti piatti che collegano diverse generazioni.
Tuttavia, sotto l’apparente rassicurante immagine di bottiglie e confezioni disposte sugli scaffali dei negozi, si nasconde una realtà assai meno tranquillizzante. Non tutte le passate offrono la stessa qualità: alcune possono presentare imperfezioni che influenzano tanto il sapore quanto la sicurezza alimentare.
Comprendere tali caratteristiche diventa quindi un atto di responsabilità verso noi stessi, specialmente in un Paese dove il pomodoro è molto più di un semplice alimento: è cultura, tradizione e identità super italiana.
Gli aspetti problematici
Secondo WSalute, basandosi su un’indagine a cura di Altroconsumo, molte passate in vendita mostrano problematiche che vanno al di là della semplice analisi sensoriale. Alcuni prodotti contengono infatti impurità indesiderate, altri risultano eccessivamente liquidi, con una concentrazione di polpa insufficiente per garantire una performance adeguata in cucina.
In vari casi, il quality check di Altroconsumo non ha rivelato standard elevati, sollevando interrogativi riguardo l’origine e il trattamento delle materie prime di alcune passate di pomodoro. Tutti questi aspetti rendono fondamentale rivolgere l’attenzione su una categoria di prodotti che, pur essendo molto consumata, non sempre soddisfa le aspettative dei clienti. E ciò andrebbe compiuto sempre, oltre il singolo prodotto.
Il dettaglio di Altroconsumo
Altroconsumo ha dato uno sguardo a diverse marche disponibili nei supermercati italiani, classificandole in base a criteri quali: qualità degli ingredienti, conservanti, sicurezza, sapore, salinità e consistenza. I risultati non sono stati affatto promettenti per molte passate, alcune delle quali non raggiungono nemmeno il punteggio minimo previsto. Detto ciò, il consumatore deve essere consapevole che una scelta poco attenta potrebbe comportare l’acquisto di un prodotto mediocre o, in certi casi, non totalmente sicuro.
Tuttavia, l’analisi ha identificato anche alcune eccellenze degne di nota. Secondo la classifica redatta, le tre migliori passate di pomodoro provengono dalle marche Mutti, Conad e De Cecco. Secondo le fonti, queste passate si sono distinte per qualità degli ingredienti, sicurezza dei processi produttivi e il sapore, che ha brillato nei test di prova con ottimi riscontri. In conclusione, in un mercato in cui non tutto è “garanzia di qualità”, queste etichette regalano certezza a chi desidera riportare in tavola un pomodoro che rispetti veramente le migliori tradizioni culinarie nostrane.