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Anche i biscotti non si possono più mangiare | Meglio che li lasci sugli scaffali se non vuoi farti spappolare stomaco e cuore

Biscotti a colazione (Depositphotos foto) - www.buildingcue.it

Biscotti a colazione (Depositphotos foto) - www.buildingcue.it

Dietro l’aspetto innocente di alcuni biscotti si nascondono insidie che potrebbero danneggiare la salute senza accorgersene.

A chi non piacciono i biscotti? Croccanti, profumati, perfetti per l’inzuppo… sono una coccola quotidiana per tantissime persone. Ma proprio perché fanno parte della nostra routine, spesso non ci si ferma a pensare a cosa contengano davvero.

Alcuni ingredienti, nascosti tra le righe dell’etichetta, potrebbero non essere così innocui come sembrano. Un dolce gesto quotidiano potrebbe nascondere qualche insidia. Negli ultimi tempi si parla sempre più di alimentazione consapevole, e meno male.

Però tra slogan pubblicitari e confezioni accattivanti, non è sempre facile capire se un prodotto è davvero salutare. I biscotti, poi, sono uno di quei casi limite: sembrano innocenti, ma basta poco per superare la soglia del “troppo”.

E no, non parlo solo di zucchero. Il problema, infatti, va ben oltre le calorie e le questioni legate al peso. Alcuni biscotti confezionati includono sostanze che a lungo andare possono impattare negativamente sulla salute.

Pericoli insospettabili

Parliamo di grassi strani, nomi impronunciabili, additivi che allungano la durata del prodotto ma accorciano – in senso figurato, eh – la serenità del nostro organismo. E il punto è che tutto questo spesso ci sfugge.

Ora, non è questione di fare terrorismo alimentare, ci mancherebbe. Ma forse vale la pena cominciare a leggere meglio cosa c’è scritto sulle confezioni. Perché alla fine, quel biscotto che ci tira su di morale potrebbe anche, nel tempo, tirarci giù di energia e benessere. Sì, è un paradosso… ma purtroppo nemmeno tanto raro.

Ragazza mangia un biscotto (Depositphotos foto) - www.buildingcue.it
Ragazza mangia un biscotto (Depositphotos foto) – www.buildingcue.it

Quello che trovi (senza saperlo) in tanti biscotti

Quando ci si trova davanti allo scaffale dei biscotti al supermercato, la tentazione è quella di scegliere d’istinto: marca nota, bel packaging, magari “con meno grassi” scritto in grande. Ma la verità è che bisognerebbe guardare l’etichetta un po’ meglio, come riporta Studium News. Lo zucchero aggiunto, ad esempio, è uno dei principali nemici silenziosi: oltre a riempire di calorie vuote, può causare picchi glicemici improvvisi e, alla lunga, contribuire all’insorgenza di disturbi metabolici. E purtroppo in molti biscotti, soprattutto quelli industriali, ce n’è davvero troppo.

Un altro ingrediente che passa spesso inosservato è il grasso idrogenato, usato per allungare la durata del prodotto. Ma questi famigerati grassi trans non sono esattamente amici della salute: fanno salire il colesterolo “cattivo” (LDL) e abbassano quello “buono” (HDL), alterando l’equilibrio lipidico. Non solo: diversi studi li hanno collegati a infiammazioni croniche e disturbi cardiovascolari. E non finisce qui. In tanti biscotti si trovano anche conservanti e coloranti artificiali, che alcuni studi hanno associato a difficoltà di concentrazione e problemi di memoria, soprattutto nei bambini.