ALLERTA NUOVA PANDEMIA dalla Cina | Il pericolo viene sempre dai pipistrelli: stanno per esplodere

Illustrazione di un virus e di due pipistrelli (Canva FOTO9 - buildingcue.it
In Cina la situazione è particolare, per via di un pericolo associato proprio ai pipistrelli. Cosa sta succedendo esattamente?
Le pandemie sono epidemie che si diffondono su scala globale, colpendo contemporaneamente più continenti e milioni di persone. Sono eventi rari, ma con un impatto profondo sulla salute pubblica, sull’economia e sulla vita sociale.
Le cause principali sono virus o batteri altamente contagiosi, spesso trasmessi da animali all’uomo. La loro diffusione è favorita dalla globalizzazione, dai viaggi internazionali e dall’alta densità di popolazione.
Nel corso della storia, pandemie come la peste nera, l’influenza spagnola o, più recentemente, il Covid-19 hanno modificato profondamente società e sistemi sanitari. Ogni evento ha lasciato lezioni importanti e cicatrici ancora visibili.
La prevenzione oggi passa da sorveglianza, ricerca scientifica e cooperazione internazionale. Non si possono evitare del tutto, ma è possibile ridurre i rischi con risposte rapide, trasparenza e sistemi sanitari solidi.
Una situazione particolare
Che i pipistrelli siano serbatoi naturali di virus non è una novità. Ma ogni tanto spunta una scoperta che fa alzare un sopracciglio, o entrambi. In Cina, nella provincia dello Yunnan, un’area ricca di biodiversità e a quanto pare, anche di sorprese virologiche, un gruppo di ricercatori ha trovato qualcosa che merita attenzione. Lì hanno analizzato i reni di 142 pipistrelli appartenenti a dieci specie diverse.
Il risultato? La scoperta di ben 20 virus nuovi di zecca, alcuni dei quali mai osservati prima. Ma il vero punto critico è che due di questi hanno mostrato una stretta parentela genetica con il virus Nipah e con quello Hendra, entrambi tristemente noti per la loro capacità di causare malattie gravi, a volte letali, nell’uomo (Fonte: Sky TG 24). Una situazione particolare, che richiama ciò che è accaduto qualche anno fa.
Alcuni dettagli importanti
Come riportato sulla rivista Plos Pathogens, a rendere la faccenda più spinosa c’è un dettaglio non trascurabile: alcuni di questi virus sembrano trasmettersi tramite l’urina dei pipistrelli. Il che apre scenari tutt’altro che rassicuranti, soprattutto se si pensa che in molte aree agricole la frutta viene coltivata proprio sotto gli alberi frequentati da questi animali.
L’urina che cade sui frutti potrebbe diventare, in casi estremi, un canale di trasmissione verso il bestiame… e da lì, il passaggio all’uomo non è più fantascienza.I ricercatori sottolineano che, finora, si è dato molto peso a saliva e feci, ma organi come i reni sono stati trascurati nelle indagini virologiche (Fonte: Sky TG 24).