ALLERTA alimentare per queste bevande molto richieste | Aumentano l’incidenza del cancro, ma l’Unione Europea non le toglie dal mercato

Bevande pericolose (Depositphotos foto) - www.buildingcue.it
Allerta su prodotti molto popolari: sostanze tossiche, rischi elevati per la salute e nuovi controlli sulle esposizioni quotidiane.
Quando si parla di cibo e bevande, siamo ormai abituati a controllare l’etichetta. Cerchiamo zuccheri, calorie, ingredienti strani… Ma c’è qualcosa che sfugge anche agli occhi più attenti. Ci sono bevande tanto amate da ragazzi e adulti che nascondono molto di più dietro quelle lattine colorate.
Negli ultimi anni, il dibattito sulla sicurezza alimentare è diventato sempre più acceso. Sembra che ogni mese spunti fuori un nuovo ingrediente o materiale sotto accusa. Eppure, quando si tratta di packaging e contaminanti invisibili, la consapevolezza generale rimane davvero troppo bassa. E questo nonostante i rischi siano tutt’altro che marginali.
Le autorità europee fanno del loro meglio per regolamentare il mercato e proteggere la salute dei cittadini. Tuttavia, tra norme che entrano in vigore a rilento e deroghe che allungano i tempi, spesso i prodotti potenzialmente pericolosi restano sugli scaffali ben oltre il dovuto. E allora ci si chiede: davvero stiamo facendo abbastanza?
Il problema vero è che si parla sempre di zuccheri e caffeina, mentre altre sostanze molto più insidiose rimangono nell’ombra. Il risultato? Consumatori che, senza saperlo, si espongono ogni giorno a rischi evitabili. E la questione, purtroppo, è più seria di quanto sembri.
Quello che non ti dicono su queste bibite
Come riporta Il Fatto Alimentare, un test di laboratorio condotto da Öko-Test (sì, quelli super severi coi controlli), ha fatto venire fuori qualcosa di davvero inquietante. Hanno analizzato 22 tipi di queste bevande e… boom: 20 contenevano bisfenolo A (BPA). Una sostanza tossica che, tra le altre cose, può aumentare il rischio di cancro. E la cosa peggiore? È usata nei rivestimenti delle lattine, quindi tu non la vedi, ma è lì.
Secondo le analisi, per 14 lattine su 22, un ragazzo di 60 chili supererebbe la dose giornaliera “sicura” (sempre che si possa chiamare così) bevendone solo una da 250 ml. L’EFSA (l’ente europeo per la sicurezza alimentare) ha abbassato di 20mila volte la dose giornaliera tollerabile di BPA… il che fa capire quanto sia grave il problema.
Interventi e argini
Nonostante sia previsto un divieto ufficiale a partire da gennaio 2025, l’Unione Europea ha deciso che si potrà continuare a vendere questi prodotti fino a esaurimento scorte. In pratica, se ne parlerà tra parecchio tempo: il limite per l’immissione sul mercato è fissato per luglio 2026.
Alcune aziende hanno già trovato alternative al BPA, come resine epossidiche “sicure”, ma anche su questi materiali si stanno già accendendo dubbi. Per non parlare del fatto che oltre metà degli energy drink testati contengono quantità di zucchero ben oltre i limiti consigliati. Insomma, tra zucchero, caffeina e contaminanti vari, dietro una semplice lattina si nasconde più di un problema.